Spesso mi scrivono studenti (e non) chiedendomi cosa ne penso di questo o quell’ insegnante o di quella disciplina. Louise mi ha insegnato che se non sai o non puoi parlarne bene, è ottima cosa tacere. Credo fortemente che: Ognuno abbia gli insegnanti che “si merita”: quelli al livello giusto per lui, che parlano il suo linguaggio, che hanno la preparazione adeguata per lui. Credo anche che chi non è pronto per crescere o non vuole affrontare verità scomode, possa capitare nelle grinfie di qualche operatore improvvisato che “casualmente” gli racconterà proprio le balle che ha bisogno di sentirsi dire.
Il mondo della crescita personale e della formazione spirituale non ha parametri formativi, ne standard, chiunque può svegliarsi domani, decidere che il suo lavoro di venditore di ricci di castagne usati non è più remunerativo e definirsi un coach: love coach , motivational coach, coach della salute, operatore olistico, massaggiatore.
E, per quanto sembri assurdo,anche se lui non ha mai studiato ma solo letto qualche libro, avrà clienti, tutti quei clienti che sono al suo stesso livello e hanno bisogno di essere raggirati e spennati per imparare ed entrare in contatto con quell’emozione. Tutti quei clienti che hanno paura di risolvere le loro difficoltà e che, pur vedendo che non ottengono risultati, continueranno ad andarci per tacitare la coscienza di fronte alla loro incapacità o mancanza di volontà nel cambiare le cose. Paradossalmente altri coach che invece hanno avuto un’adeguata formazione, semplicemente sembreranno poco interessanti al “nostro” studente.
Ma quindi cosa rispondo ai miei studenti quando mi dicono come scegliere? Ecco un breve elenco per punti.
PARAMETRI E DOMANDE DA FARSI PER LA SCELTA
1)Osservate e chiedete il curriculum del professionista: dove ha studiato? per quanti anni? da quanto opera? che cosa faceva prima? Se vi sentite dire cose tipo “ho letto molti libri” oppure” ho studiato all’Università della vita” il mio consiglio è di drizzare le antenne, poche discipline possono essere imparate senza studiare. Se vi dice che ha studiato in una scuola andate a vedere quanto dura la formazione lì: una scuola di Shiatsu (o Shatsu) dovrebbe durare almeno un biennio, eppure in giro trovate formazioni per diventare operatori Shiatsu in un week end. La durata della formazione e dell’esperienza lavorativa non sono una garanzia in assoluto ma sono dei buoni parametri, Se uno insegna da 20 anni tanto incompetente non deve essere o “il mercato” l’avrebbe fatto fuori molto prima, se uno insegna da due settimana è facile che non abbia ancora molti strumenti.
2) Fate attenzione ai riconoscimenti “troppo ufficiali” tipo marca. Oggi come oggi la formazione è un mercato e formare formatori è un mercato ancora più prospero. Nella crisi economica attuale molti rimangono senza lavoro e sperano, giustamente, di poter trovare uno sbocco nella libera professione. Come sempre quando qualcuno ha una necessità c’è chi ne approfitta ed ecco fiorire di scuole di counseling, coaching, massaggio, etc. Mentre alcune richiedono una formazione lunga e completa e formano personale estremamente competente, altre letteralmente VENDONO IL TITOLO in cambio di una ingente somma. Un parametro interessante per riconoscerle è la durata della formazione: di solito sono quelle realtà che richiedono una formazione brevissima di una settimana o meno per erogarti il titolo a cifre astronomiche.
3)La storia della disciplina. Quanto è antica la disciplina? Molte discipline sono antichissime e il fatto che siano sopravvissute per millenni ci fa sperare che almeno il metodo in sè abbia una qualche efficacia, indipendentemente dal trainer. Un giochetto molto diffuso consiste nell’inventare un metodo “proprio” in modo da non dover giustificare il fatto di non avere fatto formazioni e non dover pagare percentuali per l’uso del logo. Questo ha un senso se la persona ha una formazione ampia e lunga quanto basta per poter arricchire, ampliare e potenziare la tecnica trasformandola in qualcosa di nuovo. Se si tratta di una tecnica nuova ritornate al punto 1, che formazione ha il creatore di questo metodo? cos’ha studiato? da quanto insegna?
4)Diffidate dalle promesse iperboliche:
“Ricco facilmente in un’ora”, “Guarisci ogni male con…”, “Una persona nuova in 3 gg”, “Fai dire alle persone quello che vuoi”, “Fatti obbedire da tutti”. La crescita personale produce grandi risultati , ma poichè è un processo di trasformazione interna richiede tempo ed è influenzata da molti parametri. Non ci sono scorciatoie. Se non cambiate il vostro modo di pensare, di sentire, se non guarite le vostre emozioni e i vostri comportamenti non produrrete alcun risultato. Spesso o questi contesti si “pompano” i partecipanti in una sorta di ipnosi di gruppo, tutti si sentono euforici, vincenti, han capito tutto, sanno tutto, hanno il segreto del mondo….dopo un mese giacciono spompi sul loro divano, depressi, infelici e frustrati perchè non hanno ancora raggiunto l’obbiettivo..e qui entra il punto 5
5)Diffida sempre di formazioni e formatori che ti chiedono di fare tremila corsi. Spesso quando si giace spompati sul divano alleggeriti di quei 3mila euro e la nostra vita non è cambiata, viene spontaneo contattare l’insegnante per lamentarsi e ci si sente dire: “Eh è perchè ti sei fermato al primo livello, devi assolutamente fare il secondo” (e poi il terzo, il quarto). Ed è così con le sessioni individuali, se non si va da nessuna parte forse non è il momento o non è il metodo giusto. Se per stare bene dobbiamo vedere il coach, se dopo la sessione stiamo bene ma a breve dobbiamo rivederlo per ricaricarci, non è formazione e crescita..è dipendenza.
6)Se è avverso alla medicina ufficiale, alla psicologia o vuole che tu interrompa le cure drizza le antenne. Non sto dicendo che medicina e psicologia risolvano tutti i mali perfettamente, ne che tutti i medici e tutti gli psicologi siano di default competenti, onesti e meravigliosi. Ma non possiamo negare che se oggi sopravviviamo a molte patologie lo dobbiamo ai progressi medico scientifici. Certo è anche la nostra qualità di vita che ci permette di sopravvivere. MA di fronte ad alcune patologie, le terapie mediche sono indispensabili e salvano e prolungano vite o migliorano la qualità dell vita. Non bisogna essere dogmatici, tutte le discipline possono collaborare al nostro benessere. Ognuna ha il suo specifico ambito di operatività, ogni realtà ha le sue leggi.
7)Se ti chiede cifre enormi lascia stare. Certamente organizzare dei corsi costa, certamente ciascuno deve vivere, certamente ci sono le tasse, certamente essersi preparati in quella disciplina è costato MA non è vero che quello che costa di più vale di più. Sopratutto nell’ambito della formazione umana a volte sono le piccole realtà, portate avanti con umiltà e competenza che sono veramente efficaci. Le grandi strutture costano tanto e si fanno tanta pubblicità, spesso si rivalgono delle spese proprio sugli studenti senza offrire nulla di più. Se devi fare un corso vivendoti l’angoscia di aver svuotato il conto in banca non ci sono le premesse adeguate per goderselo.
8)Se millanta titoli ufficiali scappa. Lo psicologo è laureato in psicologia e ha fatto l’esame di stato. Non esistono psicologi laureati alla scuola della vita ne psicologi laurati all’università della città di Chicaghia nello stato di Marilandia abilitati a perare sul territorio nazionale senza che abbiano fatto gli opportuni adeguamenti. Se venite avvicinati da persone che millantano di essere psicologi perchè hanno letto tutto di Freud e di Jung fategli ciao ciao con la manina. Non ci si improvvisa in una professione così difficile e prfonda. Se oggi le persone non vengono rinchiuse in squallidi buchi e la chiave buttata, se anche chi ha un problema psichico grave può vivere una vita normale grazie alla molecola lo dobbiamo a psicologi e psichiatri. Allo stesso modo quando andate da uno psicologo verificate, ascoltate osservate non siete obbligati a prendere il primo che vi passa, in ogni professione ci sono competenti e meno competenti.
9)Se vi forza o pretende che facciate cose che non siete pronti a fare, dubitate. Ogni cosa ha il suo tempo, ogni persona ha la sua chiave. Se sentite che quello che vi propone non va bene per voi dite di no. Un buon formatore sa che il nostro lavoro è offrire sostegno, stimolare scelte ma MAI SCEGLIERE AL POSTO DEGLI STUDENTI. Quindi se vi viene chiesto di smettere di frequentare i vostri amici, lasciare vostro marito, mollare il lavoro, non prendere più le medicine, non andare dal medico etc etc pensateci molto molto bene. La scelta deve nascere sempre da dentro di voi.
10) Se vi chiede di aderire a un culto o a un’idea politica se i corsi sono con 300 partecipanti ridrizzate le antenne, il plagio è molto, troppo vicino. Megagruppi significa molta pressione emotiva ed il bisogno di essere accettati e questo influenzerà le vostre scelte. Qualche tempo fa qualcuno si vantava di aver formato 1000 nuovi coach in un week end… come puoi aver formato delle persone, aver compreso i loro disagi, aver ascoltato le loro necessità aver fornito loro degli strumenti parlandogli attraverso uno schermo in uno sterminato capannone? Se volete lavorare davvero su voi stessi la formazione passa da piccoli gruppi ben seguiti.
10 BIS )La più importante: FUNZIONA? E’ una tecnica che ha un’applicazione pratica? potete farla anche da soli o dovete andare sempre da lui/lei per avere le risposte e stare bene? Produce un qualche risultato? anche solo per autoinduzione? E’ una teoria e una pratica complicata che mi ruba tanto tempo in cui è facile sbagliare? Il trainer è coerente con la tecnica che insegna?Ricordatevi che la vita quotidiana è un’esperienza intensa e piena di cose da fare, se la tecnica richiede troppo tempo ed energia quotidiani sarà facile che molliate a breve.