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Archivi Mensili: aprile 2015

La profilatura caratteriale veloce: comprendere meglio noi stessi e gli altri

30 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in Benessere, Cambiamento, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, Profilatura caratteriale veloce, profiling, Relazioni

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capirsi, carattere, collaborare, comprendersi, coppia, famiglia, lavro, potenzialità, profilatura caratteriale, relazioni, team

Conoscere se stessi  e gli altri è un elemento fondamentale del percorso di crescita personale

Conoscere se stessi e gli altri è un elemento fondamentale del percorso di crescita personale

Quante volte ci siamo soffermati sull’ennesimo Quiz che prometteva di rivelarci qualche informazione in più su noi stessi? Quante volte ci siamo ritrovati a pensare di fronte ad un’altra persona “vorrei essere nella sua testa” oppure”chissa perchè si comporta cosi'”.
Conoscere se stessi e gli altri è indispensabile per vivere sereni nella nostra società. Siamo sempre più numerosi e sempre più vicini: riuscire a comprendere le nostre reazioni e quelle degli altri agli eventi del vivere quotidiano è uno strumento fondamentale. Le applicazioni di questo metodo sono innumerevoli anche ambito professionale per creare team efficaci, servire bene i nostri clienti, creare collaborazioni serene  coi nostri colleghi.

La profilatura caratteriale veloce è un sistema di indagine non psicologico che ci permette di capire più a fondo noi stessi e le persone intorno a noi e che ci può aiutare  a: comunicare in maniera più efficace, arricchire le nostre collaborazioni. tenere a freno le aspettative, tirare fuori il meglio da noi stessi e dagli altri, valorizzarci e valorizzare.

Ogni giorno ciascuno di noi è esposto a numerose sollecitazioni: eventi, prove, sfide, performances, confronti con altre persone e ciascuno di noi risponde a questi stimoli in maniera differente a seconda del suo profilo.

Questo perchè ognuno, “vede” e interpreta la realtà attraverso le lenti dei propri occhiali e con gi strumenti che gli sono più consoni. Molte delle incomprensioni e dei conflitti nascono dall’incapacità di comprendere la visione e le azioni degli altri edal nutrire aspettative irrealistiche.Una parte di noi pensa che tutti “dovrebbero” vedere le cose come le vediamo noi e “dovrebbero” comportarsi come facciamo noi e se non lo fanno è per cattiveria o per dispetto.

La realtà però è molto diversa,La profilatura caratteriale veloce può insegnarci a:

Impariamo a prenderci alla leggera

Comprendersi  meglio per andare d’accordo

  • Capire meglio quali sono i nostri punti di debolezza e di forza e di coneguenza puntare di più sui primie cercare di compensare e migliorare i secondi.
  • Capire meglio su chi possiamo contare per uno specifico compito e su chi no e come aiutarlo a svolgerlo al meglio
  • Riconoscere quali collaboratori sono ideali per noi e quali no  e come far funzionare tutte le collaborazioni
  • Comprendere e prevedere le reazioni degli altri in maniera da non alimentare conflitto ma cooperazione e collaborazione
  • Assegnare a ciascuno,compresi noi stessi, il compito più consono ai suoi talenti ed alla sua attitudine
  • Confrontarci serenamente con gli altri e comunicare nel modo corretto, senza fraintendere ed essere fraintesi
  • Gestire meglio i conflitti, evitandoli o non alimentandoli senza per questo dover arretrare

Come funziona in pratica?

Durante questo efficace seminario di una giornata impareremo a riconoscere i principali profili caratteriali assegnando a ciascuno un elemento. Impareremo a comprendere e riconoscere i parametri di ciascun alemento, i suoi canali di comunicazione preferenziali, le sue modalità comunicative e di interazione con gli altri.

In questo modo da una veloce osservazione e da una conversazione superficiale potremo capire a grandi lineee chi abbiamo di fronte e come comportarci.

Una parte non indifferente del seminario verterà sul comprendere qual’e’ il NOSTRO elemento base, i nostri punti di forza e di debolezza e come potenziare gli uni e gli altri.

Il seminario è pratico/teorico, vale a dire che agli insegnamenti teorici viene sempre accostata un’esercitazione pratica per verificare la comprensione del metodo ed allenarsi a riconoscere se stessi e gli altri sempre più velocemente.

Applicazioni pratiche:

Conoscersi significa anche sentirsi più sicuri di sè

Conoscersi significa anche sentirsi meno timidi ed insicuri

Rapporto Con se stessi:

Conoscersi meglio, potenziare i propri punti di forza, superare e integrare i propri punti di debolezza, comunicare meglio, smettere di sentirsi in colpa, incominciare a valorizzarsi, sentirsi più sicuri di sè

Sul lavoro:

Migliorare le proprie performance, ottimizzare i risultati con minore impegno, creare un ambiente di lavoro sereno, affidare a ogni dipendente/collaboratore il giusto compito, creare dei buoni team,  capire meglio le esigenze del cliente, avere clienti soddisfatti, aumentare vendite e fatturati, cmprendere quali sono i collaboratori /soci adatti per noi e quali no

Nelle relazioni di coppia

Comprendersi meglio, capire quali ambiti sono affini e quali no, comunicare meglio le proprie esigenze, comprendere meglio le esigenze del partner, evitare i conflitti inutili, confrontarsi in modo costruttivo, capire quale partner è ideale per noi e quale richiede più impegno. creare maggiore intesa ed affinità.

Nelle relazioni di amicizia e familiari

Comprendere e far comprendere meglio il proprio punto di vista e quello degli altri, comunicare  serenamente, imparare a interpretare correttamente i comportamenti altrui,creare maggiore comprensione tra genitori e figli e tra fratelli.

La prossima data di questo potente seminario è il 23 Maggio 2015 a Milano. contatti: gian@louisehayitalia.org

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La crescita personale non è un programma di Maria de Filippi

28 martedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in corsi louise hay, Crescita personale, Louise hay

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Ama te stesso, aspettative, corsi di crescita personale, facilità, guarigione, louisehayitalia, perfezione

Ok il titolo è astruso ma il concetto leggendo apparirà molto chiaro (con tutto il rispetto per la De filippi)

Da diverso tempo sento molte persone che valutano la bonta o meno louise hay italia drammatizzaredi un corso dal livello di “struggimento” provato. “Ahè un corso bellissimo, ho sofferto tanto”! Mi ricorda mia nonna quando usciva dal cinema dopo aver visto un film drammatico e con due occhi gonfi come palle da tennis, esclamava: “ah che bel film, come me lo son goduto, come mi sono divertita..ho pianto tanto, singhiozzavo guarda…”.

Alcune delle aspettative relative all’esperienza dei corsi possono veramente toglierci il gusto di sperimentare quello che succede  e rallentare il processo di guarigione, di qualsiasi tipo di guarigione si tratti.
Per guarigione io intendo qualsiasi processo di cambiamento interiore e non che mi porti da uno stato ad un altro migliore.

Dentro di noi ci sono molte convinzioni limitanti, compresa un’educazione masochista alla sofferenza come unico strumento di apprendimento e trasformazione reale. Io invece credo che si possa crescere anche nel piacere, nel divertimento, nella leggerezza (non nella superficialità). Molte persone sono educate alla modalità “Maria de Filippi”: spettacolarizzazione, esternazione, pianto, sofferenza, contrimento oppure misticismo a tutti i costi, fuga, visioni, trombe di angeli….possiamo lasciar andare questo bisogno e goderci quello che sperimentiamo realmente senza giugicare.

Ecco qualche riflessione

1)L’efficacia del corso non la calcoli in lacrime. A volte le persone vengono ai miei corsi e si divertono, a volte piangono, a volte nello stesso corso si divertono e piangono, a volte sembra che non succeda nulla…qualsiasi sia l’emozione che emerge nel corso è sicuramente quella giusta per te. Ho abbandonato il bisogno di costringere il cliente a provare delle cose per farmi sentire di aver ben lavorato, so che “lì dentro” sta avvenendo una guarigione, anche resistere lo è. Lasciamo andare il bisogno di drammatizzare! Io stesso mi sono allontanato da formazioni professionali per questa ragione..si piangeva sempre come vitelli, una sofferenza continua, le vecchie ferite sempre riaperte e non si proseguiva di un millimetro. Li’ ho compreso che la sofferenza provata non è il metro del valore di una formazione.

louise hay italia facile2)A volte può essere facile. Siamo costantemente bombardati dal concetto che  perchè una cosa sia efficace deve essere complessa e difficile. Siamo arrivati al punto che vengono create necessità inesistenti proprio per poter reare complicatissimi aggeggi che le soddisfino. Nella crescita personale ed in generale nella natura non è necessario che le cose siano coplicate. A volte le più semplici sono le più efficaci, nessun retropensiero, nessuna sovrastruttura: la semplicità a volte da ottimi risultati.

3)L’aspetto del trainer/della trainer non è un metro valido. Abbandoniamo questa aspettativa; Conosco insegnanti louisehay italia guruassolutamente poco appariscenti, che non ostentano il loro reddito ne i loro successi e che sono estremamente preparati. Lavorano in centri adatti al loro compito senza affittare teatri. Senza  un fisico statuario sanno trasmetterti perfettamente l’energia dell’autorevolezza e dell’amorevolezza. Senza andare in giro vestiti in bianco sono perfettamente in grado di trasmetterti i valori spirituali ai quali hanno avuto accesso; non alzano la voce nemmeno nel vociare, con la loro stessa centratura sono in grado di essere un riferimento, anche in perfetto silenzio, anche se sono scarmigliati o indossano solo un tutone, anche se non usano termini altisonanti o forbiti.
Ne conosco tanti che sono personaggi esteticamente gradevoli ,han pubblicato (ma non necessariamente scritto) tanti libri, e seguono i dettami della loro disciplina con rigidezza..ma non sono capaci di passare alcunchè.
L’abilità del pesce di nuotare non sta nei suoi colori sgargianti ma nella sua capacità di essere tutt’uno con l’acqua in cui nuota.

4)A ognuno il suo tempo. Alcuni si iscrivono ai corsi o fanno iscrivere amici, parenti e compagni sperando che il corso li cambi in due giorni. Ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi per fiorire, persino i frutti dello stesso albero non maturano contemporaneamente ma ,a seconda dell’esposizione, in tempi diversi. Il fatto che non vi sia un profondo coinvolgimento o reazioni estreme non significa che non stia funzionando. Spesso le cose succedono dentro e si vedono fuori solo quando è tempo.

louise hay italia tempo5)La delicatezza è un valore. Non c’è bisogno di essere brutali per essere efficaci. A volte si può essere più decisi, a volte più morbidi. Immaginate cosa succederebbe se un’ostetrica al parto dicesse alla partoriente “eccavolo datti na mossa o dentro o fuori, se no te lo tiro fuori io!” . Secondo voi otterrebbe molto?A volte bisogna lasciare che i partecipanti al corso non vadano più in profodità di un tot rispettando che quello è già il loro massimo in quel momento. Se incontrate trainer che si permettono il lusso di riprendervi con durezza perchè non ottenete i risultati che lor sperano sentitevi liberi di salutarli.

6)Le aspettative in generale?No grazie! Ogni corso è diverso, anche lo stesso corso fatto con persone diverse cambia. Non potete  avere aspettative più di tanto su come il corso DEVE essere. Il corso, si svolgerà nella modalità migliore per i suoi partecipanti, svolgerà le funzioni migliori per loro e gli fornirà gli strumenti che gli servono secondo il loro grado di maturità. Quando tenevo i corsi di contatto con la Terra alcune persone erano molto seccate perchè si aspettavano che dopo poche ore in un tripudio di ninfe e satiri qualche Deva locale gli apparisse.. ovviamente non notavano la volpe che li osservava di sottecchi a pochi metri da loro….uno dei totem più difficili da contattare..ma poco appariscente.

louise hay italia guarigione7)Ogni cosa è perfetta! Ogni esperienza è guarigione! il pensiero crea.  Cosa pensiamo di noi stessi e del corso che abbiamo appena fatto o che stiamo facendo? che è perfetto? che in qualche modo ce ne verrà solo bene anche se ora non sentiamo nulla? anche fosse stato il peggior corso ed il peggior trainer, io sono convinto che me ne verrà solo bene, che anche in questo contesto difficoltoso sperimenterò una guarigione, fosse anche solo quella di rendermi conto che quella tecnica non fa per me e smettere di perderci tempo.

Oggi rinuncio al bisogno di drammatizzare

Sono disposto a vedere ogni processo come una guarigione

Lascio andare le aspettative e mi godo le esperienze

Giancarlo Rabericati,insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 counselor, trainer

http://www.louisehayitalia.org gian@louisehayitalia.org

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Orientarsi nell’offerta di crescita personale

23 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Benessere, comunicazione, corsi louise hay, counseling, formazione, Louise hay, training

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coach, coaching, corsi, counseling, counselor, crescita personale, domande, empatia, formazione, Louise Hay, louisehayitalia, preparazione, scegliere, seminari, trainer, trasformazione

louise hay scegliereHo ricevuto parecchie  email di studenti  e persone che mi chiedono “cosa ne pensi di questo e di quel corso?”, “e di questo o quel trainer?”, ” e di quella scuola?”: Mi sono sempre sentito  straordinariamente in imbarazzo a rispondere visto che non voglio arrogarmi il diritto di giudicare alcuno e non so quali siano le cose migliori per ognuno. Ho pensato cosi’ di fornire a voi qualche strumento per scegliere in autonomia e fare almeno un pò di “selezione all’ingresso” con delle domande invece che con delle risposte,

Come schivare (forse) scarsa professionalità, poca preparazione e i trainer improvvisati?
Ecco qualche domanda che potete farvi:

1)Cosa? Quali discipline ha approfondito la persona davanti a me? In che modo le ha approfondite? Ha seguito un corso di formazione professionale? ha  assistito a un corso come cliente? ha letto i libri? Le persone sono delicate ci vuole competenza.  Siate sempre almeno un pò dubbiosi: quando non vedete un curriculum formativo sul sito, quando ne vedete uno vuoto , quando vi dicono”ho studiato molti anni crescita personale”..domandate sempre “cosa?”. (p.s. il mio lo trovate qui, quello sintetico almeno)

2)In quanto tempo?In quanto tempo questa persona si è formata? louise hay studiareQuanto ha dovuto studiare prima di poter esercitare la professione? Ha fatto degli esami? Oggi ci sono corsi di formazione professionale che durano 5/7 giorni non richiedono alcuna formazione pregressa (a volte nemmeno di aver letto i testi dell’autore), nessun esame o prova a fine corso, nessuna supervisione o periodo di prova: vai, paghi salato, ti fai una settimana in albergo ed esci con la possibilità di usare il marchio e tenere corsi…è sufficiente sempre e comunque? A volte si a volte no. Domandati: per questa tecnica metodo, bastano veramente questi giorni per imparare? Con il vecchio programma Louise Hay si studiava quasi due anni per insegnare, con quello nuovo sette giorni ma il programma è cambiato e si è alleggerito parecchio. Ci sono invece discipline che non sono cambiate ma il tempo di formazione si è “magicamente” e drasticamente ridotto…ha senso?

3)Da quanto tempo? Da quanto tempo questa persona svolge la professione? La formazione conta ma l’esperienza cambia le cose. Tutti dobbiamo incominciare, quindi tutti siamo stati “in prova” e tutti lo sono. E’ giusto dare fiducia ai nuovi professionisti ben preparati!!! Ma è preparato  il mio interlocutore? Cosa faceva prima? Fino a 15 giorni fa magari credeva che l’importante fosse vendere a tutti i costi, anche mentendo e manipolando  e dopo soli 15 giorni tiene sessioni di coaching spirituale? Certo si cambia ma qualche dubbio me lo farei venire……

4)Ha lavorato su di sè? ok questa è una domanda un pò privata forse non potete farla ma potete capirlo osservando. Per lavorare con le persone DEVI aver risolto le tue questioni personali più grosse o almeno averle viste. Mettiamo il caso che io non abbia mai affrontato e risolto il mio divorzio (no, non ho divorziato è solo un esempio) ne la mia rabbia verso mia moglie (no, non ho una moglie) quando qualcuno verrà a portarmi lo stesso tema, sarò in grado di riconoscere e distinguere i miei sentimenti dai suoi? Gli darò consigli migliori per lui o quelli che sarebbero bene per me? Vi risparmio quanti secoli di analisi  ho fatto quando ho deciso di fare questo lavoro ma posso dirvi che sono costantemente in  supervisione, questo mi garantisce di essere “almeno un pò pulito” quando lavoro coi miei clienti e diminuire al massimo il rischio di proiettare. Osservate il trainer, fate domande, vi sembra una persona almeno un pò risolta? Chiedete se va in supervisione…per quel che mi riguarda è un obbligo morale nella mia professione.

louise hay decidere per te5)Cerca di decidere per te? Molti trainer vengono da contesti in cui si “dirige” le persone e sono convinti di sapere cosa è meglio per voi. Alcuni poi sono convinti che fare counseling o coaching sia comandare o manipolare l’altro. Nessuno può e deve dirvi quale direzione prendere. Osservate cosa vi propone: ha lui le risposte alle vostre domande? vi dice cosa dovete fare? vuole convincervi che una cosa è meglio per voi invece di un’altra? Scappate a gambe levate! Che lo faccia con la manipolazione o con un tono autoritario siete incappati in quello sbagliato. Un buon trainer fa in modo che emerga in voi la consapevolezza di cosa è meglio e vi sostiene dolcemente verso l’obbiettivo fornendovi gli strumenti ed aiutandovi a sviluppare le competenze. Un buon trainer non sa cos’è giusto per voi e lo ammette; sa che da qualche parte dentro di voi avete la risposta.

6)Da dove viene? Pensi che una persona che viene da una famiglia di miliardari possa capire cosa vuol dire non aver avuto i soldi per studiare? O avere i creditori alle costole? Pensi che Miss Universo possa comprendere cosa vuol dire dover convivere con un aspetto poco piacevole?Pensi di no?  Beh ricrediti possono capirlo perfettamente! 😀 Però fai i conti con le tue proiezioni. Se pensi che non vada bene per te probabilmente non te lo farai andare bene, se non hai risolto il tuo conflitto con quel tipo di persona non accetterai consigli, al contrario se ne hai una visione eccessivamente positiva rischi di idolatrarla.

7)E’ empatico?Mi capisce o mi fa sentire frustrato? L’empatia è una dote che le persone hanno indipendentemente dalle loro origini, dal loro aspetto dalla loro condizione economica. Frasi come “Tutti possono farcela a diventare miliardario, se non ce la fai è perchè non vuoi” ha senso in certi contesti, ma va ben dosata perchè rischia di non tenere conto del tuo vissuto e di qual’è la tua condizione di partenza, se poi a dirtelo è il figlio del megamiliardario di turno….
“E’ facile essere magri !!!Se non riesci a metterti bene è perchè ti manca la forza di volontà” suona un pò impietoso detto da un modello che magari per costituzione è alto 198  mentre tu hai un corredo genetico che ti fa tendere alla rotondità.

Considera che a volte  l’empatia non basta  a coprire il gap di competenze di non aver mai fatto quell’esperienza ne aver mai vissuto quella situazione, c’e’ comprensione delle emozioni ma non della situazione reale e delle strategie..o viceversa. Molte delle competenze si sviluppano con la necessità, se ti rendi conto che le tue difficoltà non sono comprese per via di questo gap sii sereno nel cambiare trainer, ringrazialo per tuto quello che fatto di buono!!

louise hay real8)E’ realistico? Quello che mi stanno offrendo è realistico? Ha senso dirmi che guarirò dal cancro in un pomeriggio? E che questa persona mi cambierà la vita?(Perchè lei si e tu no?). Parlerai con questa, quella o quell’altra entità in meno di tre minuti. Tutto il tuo passato ripulito in meno di sei secondi…. “Veramente sarò ricco in 24 ore anche se ora ho il conto in rosso?”.  Molto spesso i trainer, sopratutto quelli che vengono dal marketing, fanno a gara a chi la spara più grossa. Quando vedi qualche titolone miracolistico domandati: è realistico? Quello che imparerò in questo corso mi aiuta ad affrontare i miei problemi reali? mi porta nel mondo della fantasia mentre i miei problemi quotidiani rimangono irrisolti? A chi do la responsabilità di cambiare la mia vita con questo corso?

9)E’ una setta o una psicosetta? In tutti i gruppi ci sono quelli più “entusiasti” e quelli più realistici ma è opportuno fare attenzione all’ambiente che si crea davanti al trainer. E’ un gruppo chiuso? Con degli accoliti supermotivati che “adorano” il trainer come una divinità e parlano male di altri? Si frequentano tutti tra loro e invitano a tagliare i ponti con tutti quelli che”non capiscono”? Parlano un linguaggio specifico che all’inizio solo loro capiscono?  Troppa gentilezza, amore incondizionato, complimenti e disponibilità in un gruppo nuovo fanno parte del “mail bombing” una tecnica per inglobare le persone nelle strutture settarie e non importa che si adori o meno una divinità, nelle psicosette ,per esempio, è tutto una questione “di testa” . Quindi quando trovate trainer, insegnanti o assistenti tutti “peace and love, nuvolette rosa ed unicorni, ci dobbiamo amare tutti, sei bellissimo/a, mangiamo solo in un certo modo, tutti con la maglietta di X e leggiamo i libri di X” fatevi MOLTE domande :-D.

louise hay prezzo10)Quanto costa???? ok siamo tutti daccordo che il sapere non ha valore, è inestimabile è preziosissimo e idem il benessere ma siamo sicuri che non esiste un etica anche in questo?E’davvero vero che più costa e più vale?Ci sono corsi da 500 euro a giornata!! formazioni da 2500 euro per 3 giorni, e magari si è in aula in 300 persone senza contatto diretto con i trainer…questi “segreti” del successo e del benessere valgono davvero cosi’ tanto? Siamo sicuri che per motivare le persone bisogna farle spendere tanto? Ho ricevuto tante critiche per aver fatto sessioni a persone indigenti in cambio di un’arancia -“no rovini il mercato, le persone poi non si impegnano, non dai valore a quello che insegni” mi dicevano..ma è solo una questione di mercato il nostro lavoro? io non credo proprio.

Spero, un pò scherzando e un pò no, di avervi dato degli strumenti per poter almeno selezionare in parte, nessuno ne abbia a male per quanto ho scritto, sono solo domandedi massima per aiutarvi a scegliere, come al solito non ho le risposte. 🙂
Il vostro cuore e il vostro cervello sono comunque il migliore discrimine quando dovete scegliere di lavorare su voi stessi.

Giancarlo Rabericati , insegnante louise hay dal 1998, counselor e trainer

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Cosa fare quando ci sentiamo confusi..

21 martedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Cambiamento, consapevolezza, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, Louise hay, louise hay italia

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affermazioni di louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, benessere, cambiamento, chiarezza, chiarezza mentale, confusione, crisi, decisioni, Louise Hay, louisehayitalia, meditazione, respiro

Sentirsi confusi per un momento o per un periodo più lungo è frequente. louise hay italia confusioneNon sappiamo cosa fare, che scelte compiere, magari siamo in un momento della nostra vita in cui non sappiamo come comportarci in merito al nostro futuro.

Ecco qualche “dritta” per cercare di “schiarirci le idee”!

1)Respira: Se sei preoccupato tendi ad andare in apnea , ma meno respiri meno ossigeni il cervello, e meno il cervello ha ossigeno di cui”cibarsi” e meno lucidamente pensa. Il respiro pieno e profondo è stato riconosciuto come uno strumento efficace anche per liberarsi dei pensieri “circolari” tanto che in alcune aziende americane si sta sperimentando la “stanza del respiro” dove un sistema di purificazione dell’aria permette di respirare aria estremamente pulita e ricca di ossigeno; Il fine è aiutare a nutrire il cervello e implementare originalità e problem solving. Quanto? Dieci profondi respiri sono già molto ok!

louise hay italia meditazione2)Medita:siediti in silenzio, togli ogni distrazione, lascia che i pensieri scorrano e poi domanda; “Che cosa ho bisogno di sapere? Che cosa ho bisogno di vedere per scegliere?” Lascia che le risposte emergano, anche se ti sembrano insensate e incoerenti lasciale emergere.

3)Fai brainstorming e una lista  “to do”: Prenditi un quaderno e incomincia a scrivere tutte le soluzioni possibili che ti vengono in mente, le buone idee, gli esempi inspiranti…..crea un “quaderno dell’ispirazione”, accosta a questo quaderno una lista di cose da fare per ogni giorno. Prenditi l’impegno di fare ogni giorno un piccolo passo per avvicinarti alla chierezza.

4)Fai ordine!: E’ difficile pensare lucidamente quando siamo in mezzo a caos. Spesso fare ordine (il TUO ordine) e pulire aiuta a schiarire le idee, a sentirsi più lucidi. Mentre puliamo una parte del nostro cervello continua ad elaborare strategie e soppesare possibilità ma senza l’interferenza del nostro giudizio cosciente, visto che siamo impegnati a pulire.louise hay italia ispirazione

4)Cerca ispirazione: Film inspiranti, libri, riviste..non c’e’ bisogno di scegliere mattoni filosofici, qualsiasi cosa può contenere la riposta che cerchi se VUOI trovarla. In un momento particolarmente caotico della mia vita “il meraviglioso mondo di Amelie Poulain ”  mi ha schiarito la mente con dei  feedbackche mai mi sarei aspettato da un film presentato come “leggero”. (Ah peraltro mi ha dato la spinta finale nello scegliere in quale città straniera lavorare.Ho scelto Parigi dove tengo sei seminari l’anno)

5)Parla con un amico. Domandagli “Tu cosa faresti se fossi in me?” nessuna risposta è un oracolo ma può aiutare a scoprire punti di vista inediti

6)Immagina. Immaginare è come provare ma non costa niente diceva il mio maestro ZEN. Quando sei confuso  prova ad immaginare soluzioni diverse, vedi come ti senti nella situazione A, B, C….e osserva come si muovono corpo ed emozioni. Stai sorridendo?Ti stai irrigidendo?louise hay italia viaggiare

7)Viaggia! Non c’e bisogno di fare un viaggio in India di sette anni, puoi ritrovare chiarezza anche solo con una gita a Pinerolo. E’ il muoversi che stimola la mente a fare altrettanto, cambiare paesaggio esteriore fa mutare il paesaggio interiore..e gli orizzonti.

8)Informati… più strumenti hai più puoi decidere consapevolmente. Prenditi il tempo per informarti sulle tue scelte possibili. Più dati hai più le immagini che la mente crea sono precise e con esse le scelte da fare,

9)Ama la “crisi” dalle il suo tempo. Ok sei confuso sei in crisi. E’ solo cambiamento, ogni tot succede di dover cambiare perpoter raggiungere uno stadio successivo e a volte  il paesaggio è molto confuso. Cerca di stare sereno e ripeterti che “ne verrà solo bene”

Quando mi sento confuso, mi siedo in silenzio e domando “Che cosa ho bisogno di sapere?”

So che qualsiasi scelta sarà quella giusta e me ne verrà solo bene

Giancarlo Rabericati insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 counselor e trainer

http://www.louisehayitalia.org                        corsilouisehay@gmail.com

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Le domande giuste per superare i momenti “bui”

18 sabato Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in Benessere, breathwork, Cambiamento, consapevolezza, Corso ufficiale Louise Hay, Louise hay, louise hay italia, pensiero positivo

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accettare, affermazioni louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, benessere, controllare, depressione, guarigione, lasciar andare, Louise Hay, louisehayitalia, ottimismo, pensiero positivo, self help, sostegno

Capita a tutti di attraversare periodi “difficili”, in cui tutto sembra confuso, i nostri obiettivi sembrano allontanarsi invecelouise hay negatività che avvcinarsi, ci sentiamo stanchi e demotivati  e “avere un approccio ottimistico alla vita” ci sembra una grande cavolata! E’ naturale, è sano ed è anche sano cercare di superare questi momenti di empasse nel modo e nei tempi più adatti.

Ecco qualche domanda utile per sostenerci e sostenere la nostra energia, il nostro umore e la nostra mente  in “quei giorni neri”.

1)E’ veramente vero? Quando stiamo male tendiamo a vedere le cose distorte dalla nostra paura, dal nostro dolore, dalla nostra ansia..nutriamo il principio di realtà domandandoci “quesllo che sto vedendoè la vera verità? Quello che sto pensando è vero? sta succedendo o succederà esattamente cosi’?”

louise hay italia bere2)Sto prendendomi cura di me stesso? o mi sto lasciando andare? sto mangiando male, passo le ore sul divano in totale inerzia, ho smesso di fare attività fisica? Se non curate il corpo nei momenti difficili succedono due cose: a) il corpo intossicato  ed infiacchito non vi permette di pensare lucidamente b) Lo stress ha effetti molto più forti e cresce costantemente

3)Sto bevendo e respirando a sufficienza? Quando siamo stressati , preoccupati e depressi c’e’ una forte tendenza a trattenere il respiro, questo fa diminuire l’ossigeno nei tessuti e negli organi, cervello incluso..il risultato è un pensiero opaco e poco lucido e un aumento del livello di tossine. Spesso anche la quantità di liquidi introdotti può diminuire, semplicemente perchè “ci si dimentica” di bere acqua; il nostro corpo è costituito di acqua al 70%  il cervello è costituito circa all 85% di acqua…se ci disidratiamo non ci siamo utili nel cambiamento

4)Tra 1/5/10 anni tutto questo avrà importanza? Spesso vediamo eventi transitori come immutabili e eterni, ricordiamoci che tutto passa,i punti di vista cambiano. Ricordiamoci anche che magari è GIA’ SUCCESSO nella nostra vita e siamo sopravvissuti, quindi da qualche parte dentro di noi abbiamo forza e strumenti per sopravvivere anche questa volta.

5)Cosa posso controllare? Segnatevi chiaramente quali sono le cose su cui potete avere influenza in questa situazione, concentratevi su quelle e non perdetele di vista.

6)Che cosa è fuori del mio controllo? Accettate le cose fuori del vostro controllo, questo porterà la pace nel vostro cuore! Smettete di preoccuparvene e di cercare di cambiarle, concentratevi su ciò che potete fare e togliete la vostra energia dai canali improduttivi come le cose che non potete cambiare o su cui non avete il controllo. un esempio? la fine di una relazione: sulla volontà dell’altro di finirla non avete controllo invece sulle vostre reazioni, su come farvela passare,sulle vostre emozioni avete controllo pieno.

louise hay italia, emozioni7)Cosa sto provando? Spesso siamo così concentrati sul problema che dimentichiamo quali sono le nostre emozioni. Riconoscete le vostre reali emozioni ed accettatele: se siete arrabbiati accettate di esserlo senza cercare giustificazioni (in fondo è stata colpa mia, non ne ho diritto..etcetc) avrete tempo per ragionarci quanto volete ma le vostre emozioni non ragionano, nascono..accettatele e guaritele al meglio. Molto spesso non proviamo quello che crediamo di provare e nemmeno quello che secondo noi o secondo la società “dovremmo” provare. riconosciamo le nostre emozioni reali senza aspettative

8)Che cosa posso fare ora? Non ha importanza chi ha incominciato, chi subisce, chi ha torto e chi ha ragione; ORA che cosa puoi fare? Prendi un foglio e incomincia a scrivere tutte le cose che puoi fare per uscire da questa situazione, senza censura e giudizio, non ha importanza quanto siano facili o immediate….l‘importante è che la parte profonda di noi si ricordi che ha il potere di cambiare le cose; esistono soluzioni e possiamo metterle in pratica. Poi incomincia a scegliere quelle secondo te più urgenti, importanti ed efficaci. Ogni giorno compi una di queste azioni. Non ha importanza se i risultati sono scarsi, poco è meglio che nulla.

9)Costa sto vedendo e cosa no? Quando siamo nel buio siamo concentrati solo su louise hay italia bellezzaciò che non va, che è rotto, non funziona, è grigio..ciò che risuona col nostro dolore. Cerca di vedere la bellezza,anche quella delle piccole cose, goditi la natura.La bellezza è nutriente.

10)Quello che sto pensando/dicendo è quello che voglio succeda? Vigila pensieri e parole. Sorridi ed afferma. Quando ti accorgi che sei coinvolto in un pensiero o in un “film”negativo, accettalo poi fai un profondo respiro, fai un affermazione potenziante o anche due,fatti pat pat sulla schiena da solo e sorridi..quando siamo nei momenti bui, la parte profonda di noi ha bisogno di essere nutrita da pensieri luminosi.

Io mi permetto di lasciar andare i momenti bui

Io so che ho tutti gli strumenti per superare qualsiasi situazione

Io mi ricordo che nessuna situazione bella o brutta è “per sempre”.

Giancarlo Rabericati, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 , counselor, trainer.

http://www.louisehayitalia.org                                                  corsilouisehay@gmail.com

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Come gestire i pettegolezzi.. e le valanghe!

17 venerdì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Benessere, Cambiamento, comunicazione, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, Louise hay, parole

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affermazioni louise hay, Ama te stesso, amici, ascolto, calunnia, chiacchiere, karma, Louise Hay, louisehayitalia, manipolazione, parole, pettegolezzo, pettegolo, serenità, silenzio

Il pettegolezzo è l’abitudine a parlare di terze persone non presenti, riportando indiscrezioni o comportamenti con un intento più o meno palesemente negativo.

Il pettegolezzo è un’ espressione di agressività passiva, louise hay pettegolezzoestremamente frequente, che produce molta negatività e inquina ambienti, persone, situazioni e relazioni. Eppure nella nostra società questo comportamento è estremamente incoraggiato al punto che sono nate riviste e programmi televisivi che si nutrono e si reggono proprio sul pettegolezzo.

Ormai è uso comune spettegolare, al punto che molte persone ne fanno un vanto. Si spettegola per noia, per abitudine, per mettere in cattiva luce gli altri, per guadagnare punti con l’interlocutore, per far fuori il concorrente in ambito professionale affettivo o sociale. Eppure questo tipo di comportamento produce una massa di negatività che prima o poi travolge sia la persona oggetto di chiacchiere, sia chi le riporta. Ciò che dai ti ritorna sempre,prima di riportare un pettegolezzo pensaci “vorresti che qualcuno lo facesse con te?”

Considera anche che cedere al pettegolezzo è un modo sottile per cedere il proprio potere. Molte persone usano il pettegolezzo o la falsa confidenza per manipolare gli altri ed usarli nei propri personali conflitti (e se ci crediamo scegliamo di farci manipolare)….. “sai quello mi ha fatto tanto male” e tu magari vai  a vendicare chi ti ha fatto questa “confidenza”.  Non farlo, stai fuori dal pettegolezzo e dal conflitto, non far girare la ruota del karma

Ecco alcuni modi per imparare a spegnere il pettegolezzo.

Louise Hay pettegolezzo1)Non farti coinvolgere: cerca di non prestare attenzione e non farti vincere dalla curiosità; Risposte neutre come “aha”, “capisco”, “succede”, “eh è la vita”, spegneranno un pò alla volta l’interesse del tuo interlocutore nel riportare le chiacchiere. Cerca di non offrire il tuo contributo, tieniti fuori dal karma del pettegolezzo.

2)STOP:Cambia argomento: Se ti rendi conto che stai entrando nel pettegolezzo cambia argomento, cerca di parlare di altro, di altre situazioni, di questioni di lavoro, del tempo. Appena ritornate sull’argomento cerca nuovamente di spostare l’attenzione su altro. Se il tuo interlocutore ti chiede se stai evitando l’argomento rispondigli serenamente di si (e magari fagli leggere questo articolo):-)

3)Consapevolizate(vi): Se stai facendo del pettegolezzo ricorda a te e all’interlocutore ciò che stai realmente facendo: “caspita, stiamo parlando proprio male di questa persona, chissa come si sentierebbe se potesse ascoltarci” oppure “beh, stiamo davvero parlando molto male di questa persona e non credo noi saremmo felici se toccasse a noi” oppure ancora” Pensa se tutti parlassero cosi’ male di questa persona, quanto gli renderemmo difficile la vita, se lo merita davvero?”

4)Non amplificare. Non aggiungere supposizioni, invenzioni, fantasie, se proprio non puoi farne a meno almeno attieniti ai fatti. Spesso  a furia di riportate un evento o un fatto oggettivo lo modifichiamo e lo facciamo diventare qualcosa di diverso: più grande, più tremendo. E’ normale nella natura umana fare fatica a distinguere tra l’immaginato e il reale. Le parole inoltre hanno un tratto di ambiguità che favorisce l’incomprensione.

5)Taci: non riportare il pettegolezzo, tienitelo per te. I pettegolezzi diventano più potenti e distruttivi quanto più vengono riportati, se nessuno li riporta dopo un pò si spengono. E’ un pò come far scendere una palla di neve lungo una montagna innevata, se un masso la ferma non succede nulla ma se continua a scendere man mano che la pallina rotola si ricopre di altra neve e diventa una gigantesca valanga che distrugge ogni cosa a valle..attenzione perchè a valle potresti esserci tu quando passerà o potrebbe travolgere persone e cose che ami.

6)Domandati: louise hay domande

E’ Vero?

E’ utile?

E’ motivante?

E’ necessario?

E’ gentile?

Prima di riportare qualsiasi tipo di pettegolezzo o informazione su terze persone fatti queste domande. Se la risposta è NO allora non riportarlo.

7)Non tradire: se qualcuno ti rivela un segreto non tradire la sua fiducia parlandone ad altri. Il tradimento è una ferita profonda che ci mette molto a guarire. Ed è una ferita che nessuno vuole sperimentre a sua volta. Se oggi tradisci la fiducia di qualcuno,qualcun altro farà lo stesso con te domani.

8)Non giudicare. Non sai niente della persona di cui stai parlando anche se la conosci da anni,; non sai cosa passa nella sua mente e nel suo cuore; ci sono particolari del suo passato che sicuramente non conosci. Quando riportiamo i fatti non conosciamo comunque le ragioni che hanno spinto gli altri a mettere in atto determinati comportamenti, le loro azioni non descrivono ciò che loro sono completamente. Certo magari si sono comportati male ma non sappiamo se hanno reagito o meno. Facciamo un esempio? un amico ci mostra il messaggino di una terza persona che lo aggredisce verbamente..noi sappiamo cosa si sono detti prima? abbiamo letto i mesaggi precedenti? sappiamo se magari quellapersona quel giornoa veva già subito troppo per potersi contenere? se magari è malata? se magari è stata licenziata? se magari è arrabbiata perchè qualcuno le ha fatto del male? no non lo sappiamo ma se decidiamo che quella persona è “semplicemente e completamente cattiva” sicuramente commettiamo un errore. Nessuno è le proprie azioni.

9)Decidi di smettere. La volontà è suprema! Se non sai come fare ma vuoi smettere, il sistema louise hay vita noiosatroverà il modo di farti acquisire questa abilità! Anche Louise Hay ammette che da giovane era una gran pettegola e che ha dovuto imparare a smettere. Se non hai nulla da dire quando non spettegoli, allora hai un problema molto più grande del pettegolezzo: la tua vita è noiosa! Smetti di perdere tempo a spettegolaree fai qualcosa per darle un significato prima che passi troppo tempo

10)Se il pettegolezzo riguarda te.... in questo sono un esperto. Quando decidi di seguire il tuo cuore, aderire a un sistema etico, non accettare compromessi, dire le cose che pensi realmente, distaccarti o pendere le distanze da comportamenti che non ritieni corretti sei spesso oggetto di molto parlare.( e ne parleremo nell’articolo su comeessere se stessi indipendentemente dalle aspettative altrui). Ricorda:
louise hay feliceA)Ignora. non stare a giustificarti, vendicarti, discutere infinitamente, farti condizionare dal pettegolezzo. Ciò a cui dai energia cresce, usa la tua energia per fare altro, meglio nutrirsi con affermazioni positive.
B)Sei amato, stai sereno. Se le persone ti amano continueranno a farlo nonostante qualsiasi pettegolezzo, se invece cambieranno idea su di te vuol dire che non aspettavano altro che l’occasione per farlo. Nel mio ambito professionale c’è molto pettegolezzo  e negli ultimi anni ancora di più: molti insegnanti e trainer parlano male di altri convinti di far carriera.Eppure io continuo ad avere un sacco di studenti e quelli che mi lasciano credendo ai pettegolezzi poi tornano sempre. Evidentemente il pettegolezzo non fa frutto.
C)Ridi!! Nulla spegne i pettegolezzi come essere felici. Anche il più incallito pettegolo perde la voglia di parlar male di te quando vede che resti sereno e felice nonostante abbia sollevato tanta polvere. Trasmuta questa energia negativa in qualcosa di buono!

Io oggi decido di usare le mie parole per costruire un mondo sicuro in cui tutti sono felici

Giancarlo Rabericati, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 , counselor e trainer.

Se questo articolo ti è piaciuto e desideri approfondire puoi chiedere informazioni sui prossimi corsi a corsilouisehay@gmail.com oppure sul nostro sito http://www.louisehayitalia.org.

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Vuoi sapere come renderti la vita meno stressante?

15 mercoledì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in alimentazione, Benessere, breathwork, Cambiamento, consapevolezza, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, efficacia, Louise hay

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ansia, benessere, controllo, di no allo stress, dire di no, lasciar andare, Louise Hay, louisehayitalia, perfetto, preoccupazione, relax, respirare, ridere, stress

louise hay italia stressLa vita della maggior parte delle persone è estremamente stressante, tanto che potremmo dire che lo stress è il “male del secolo” più di qualsiasi altra patologia.
Paradossalmente anche le persone che hanno ritmi di vita  molto lenti posono essere vittime dello stress.
Lo stato di tensione continua che investe le persone non è generato solo dalla velocità con cui fannole cose e dal numero di impegni ma anche da: come le vivono, il bisogno di perfezione, il grado di insicurezza, il coinvolgimento emotivo di quello che fanno…

Ecco qualche piccolo suggerimento veloce da mettere in pratica subito:

1)Respira! Profondamente! Quando siamo in stress respiriamo poco e superficialmente. Se vogliamo mantenere cervello, cuore e pressione sanguigna in buon equilibrio ricordiamoci di fornire al corpo il primo di qualsiasi nutriento: l’ossigeno. Nessuno ti guarderà male se respiri profondamente 10 volte, anzi scoprirai che molta gente non se ne accorge nemmeno e tu ne guadagni in relax.

2)Fai il tuo meglio, non oltre. Accetta che non puoi fare ogni cosa perfettamente, nessuno può. Sentiti libero di fare il tuo meglio e anche di riconoscertelo. Non serve a nulla dire “ah devo fare meglio/ dipiù/ più preciso/ più veloce”, se stai dando del tuo meglio è ok! Sii orgoglioso dei tuoi obbiettivi raggiunti invece di paragonarli con quelli ideali nella tua testa

3)Molla il controllo. Ok è bene essere scrupolosi ma non possiamo controllare tutto. Gli imprevisti capitano,le eccezioni pure.  Domandati:”Quello che sta accadendo è veramente una cosa cosi’ terribile?” , “posso recuperare?”, “posso davvero fare qualcosa per cambiare la situazione ora?” a volte puoi solo lasciare che succeda e cercare di restare rilassato. 🙂

4)Un pò di umorismo. Molte cose che succedono, sopratutto quelle louise hay italia ridereimpreviste possono essere molto buffe, Permettiti di ridere un pò per quello che sta succedendo, di quello che stai facendo o di altro. Ogni tanto permettiti di fare una bella risata, guarda un film comico, leggi un fumetto.

5)Mangia BENE….. e non saltare i pasti. Un corretto bilanciamento di zuccheri e grassi nel tuo sistema ti permette anche di mantenere un umore adeguato,di far funzionare bene il tuo cervello e gestire lo stress. Al contrario abbuffarti di cibi spazzatura placa la tua ansia temporaneamente ma aumenta il tuo malessere, anche emotivo a media/lunga distanza, allo stesso modo un’alimentazione priva di ogni alimento piacevole o il cui gusto ti aggradi deprime il tuo umore e ti rende meno soddisfatto.

6)Prendi in mano la situazione: Quando sei stressato che cosa ti manda in stress? in quale ambito? quale comportamento esattamente? cerca gli schemi che attivano il tuo stress, è il modo migliore per elaborare strategie e disattivarli

7)Parlane. Ok non stiamo dicendo di affogare il tuo interlocutore nei tuoi problemi, solo di cercare di non tenerti tutto dentro. Un ascolto attivo di una persona (possibilmente non coinvolta nel contesto stressante) potrebbe offrirti un nuovo punto di vista…e comunque anche solo parlarne svuota

8)Usa le affermazioni. Quando siamo stressati una vocina dice nella nostra mente “non va bene”, “più veloce più veloce” , “oh che disastro”..vogliamo che sia solo lei a parlare alla nostra mente? No di certo, offriamo alla nostra mente delle affermazioni che controbilancino: “va tutto bene”, “stai facendo del tuo meglio”, “ottimo lavoro”, “ok respira è tutto ok”.

louise hay italia dire NO9)NO è una bella parola.Fai ciò che ami, se non sei veramente costretto e non vuoi fare qualcosadi di NO. Imparara l’uso di questa parola magica per mettere i paletti con chi ti invade, per riprendere in mano il tuo potere (io ai corsi lavoro sempre con il no e vedo i miei partecipanti fiorire). Ti hanno invitato a fare del volontariato ma non ne hai voglia di semplicemente “No  non vengo sono stanco”, la persona insiste?cerca di farti sentire in colpa? Riconosci la manipolazione e gentilmente resta nella tua opinione.Non sentirti in colpa; star male per far felici gli altri non è intelligente.

10)Preoccuparsi non è fare attenzione. SE hai una qualsiasi difficoltà, se per esempio la tua saute è un tema distingui tra preoccuparti per la tua salute , cioè continuare a rimuginare sul tema, immaginando scenari apocalittici erimanendo in tensione e invece, prendersi cura o fare attenzione alla tua salute che significa invece cercare di mantnere il corpo in forma, fare gli esami regolarmente,curare l’alimentazione e l’esercizio fisico. Fare attenzione implica una serie di azioni volte a ottenere benefici, preoccuparsi è l’inefficace procedura di rimuginare le cose all’infinito, stressandoti.

Giancarlo Rabericati, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998, counselor e trainer

Se sei interessato a partecipare a uno dei nostri corsi puoi seguirci sulla nostra pagina FB  https://www.facebook.com/CorsiLouiseHay o sul nostro sito http://www.louisehayitalia.org . La prossima data utile è il 26 Aprile a Milano per lavorare insieme sull’abbondanza. ti aspettiamo, Per informazioni: corsilouisehay@gmail.com.

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Sei pronto per essere prospero e felice?

10 venerdì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in abbondanza, Cambiamento, consapevolezza, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, denaro, Louise hay

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abbondanza, Ama te stesso, benessere, cambiamento, corso ufficiale louise hay, denaro, felicità, Louise Hay, louisehayitalia, paura, prosperità, pudore, puoi guarire la tua vita, resistenze, ricchezza, successo

louise hay italia abbondanza 2“Che domande, ovviamente si,che preparazione ci vuole?”(sguardo attonito) questa è la risposta che mi danno tutti quando domando loro se sono pronti per essere ricchi.

Eppure la ricchezza richiede preparazione, ogni tipo di ricchezza, da quella economica a quella affettiva.
Il denaro in particolare genera moltissimo pudore, vergogna, senso di immeritevolezza.

E questo tratto, molto poco consapevole si manifesta spesso.

Quando propongo di partecipare al corso sull’abbondanza che tengo quasi ogni mese in città diverse ho la cartina tornasole di quanto questo tema interessi e nel contempo di quanto sia necessario lavorarci 🙂
In conferenza tutti sono molto convinti della bonta di quanto detto e della sua urgenza ma, man mano che ci si avvicina alla data, è un fiorire di “non so se posso”, “ho preso un impegno”, “non è il momento”. Le resistenze, come si chiamano in gergo tecnico, sono il sintomo di quanto questo processo è importante per noi, di quanto ci spaventi il cambiamento e di quanto siamo ambivalenti rispetto a ciò che desideriamo…certo la mancanza di quel che vogliamo ci fa soffrire, ma la possibilità di avere i nostri desideri avverati ci fa spesso abbastanza paura, sopratutto se ci è richiesto di guardarci dentro, fare dei cambiamenti, interagire con gli altri, parlarne.

Vogliamo vedere qualche idea e comportamento che ci rallentano nel processo?Eccone alcuni:louise hay italia denaro

1)Paura di essere invidiati: E’ una delle più ataviche, nel corso spiego dettagliatamente da dove arriva questo atavismo e come liberarsene, molte persone sono inconsciamente convinte che perderanno la benevolenza degli altri se avranno successo. Per quanto possa sembrare stupido questo freno è molto potente.

2)Paura di cambiare: Ok so benissimo com’è essere poveri, soli o in difficoltà..ma forse è proprio questo che mi rende la persona che sono. Se di colpo diventassi ricco come sarei?magari mi monterei la testa e diventerei uno di quegli odiosissimi ricconi (si sa i ricchi sono sempre odiosi nel mondo delle convinzioni limitanti).

3)Procrastinare: Sisi, lo farò domani..beh adesso no, non è il momento per: fare quella telefonata, mandare quel curriculum, fare quel colloquio, fare quel corso. Domani dai, domani sarò pronto..Sei pronto ora,non domani. Anzi non sei pronto nemmeno ora ma  per essere pronto dei allenarti, devi provare, sperimentare,sbagliare e riprovarci. Muoviti adesso, se vuoi essere pronto a prosperare domani.

Louise hay italia abbondanza4)”Tanto andrebbe male”, eh si qualcuno qui ha un pò paura e ha deciso di non provarci nemmeno..è naturale, benvenuto nel mondo delle persone normali. Abbiamo TUTTI paura di sbagliare. sopratutto se pretendiamo di essere perfetti, se abbiamo paura di fare brutta figura, di deluderci e di deludere. Ma tutto questo fa parte della vita. c’è un solo modo per non sperimentare l’errore ed il fallimento ed è non vivere. Sei disposto a farlo?A diventare spettatore passivo degli eventi?

5)L’inganno. Ecco un’altra paura tipica, “se diventerò ricco e felice le altre persone mi saranno vicine per ciò che sono o per ciò che ho?”. Non possiamo saperlo, molto dipende da quello in cui credi, se pensi che essere ricco significhi essere solo sarà cosi’. Sicuramente arricchirti umanamente ti potrà essere utile per essere apprezzato per come sarai e non per quello che avrai.

6)I soldi/beni materiali non devono interessare alle persone spirituali. Beh il fatto che il 70% delle persone ci creda, spiega perchè viviamo nel mondo in cui viviamo. Quando finalmente incominceremo a credere il contrario la ricchezza passera in mano a molte più persone oneste, etiche, spirituali che ne faranno di certo un uso migliore.

7)Io sto bene così, non mi serve nulla! Siamo tutti contenti per te,se questa effermazione è vera. Se non lo è lascia andare la paura di provare e incomincia a lavorare sulla tua abbondanza amando con gratitudine tutto ciò che hai e riconoscendo che qualcosa che ancora non hai.

Io sono disposto a imparare ad accogliere ogni bene nella mia vita

Giancarlo Rabericati insegnante Louise Hay dal 1998 , counselor e trainer

Se sei interessato ad approfondire questo argomento puoi chiedere informazioni sul corso “Apriti all’abbondanza” del 26 Aprile a Milano scrivici a corsilouisehay@gmail.com oppure contattaci attraverso il nostro sito http://www.louisehayitalia.org

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Il perdono in dieci piccoli passi..parte seconda

09 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, perdono

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accettare, affermazioni di louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, cambiare, Louise Hay, louise hay italia, perdonare, perdono, rabbia

6)Fai uscire la rabbia. Ogni giorno dedica dieci minuti alla libera espressione della tua rabbia. Quando ci sentiamo traditi e feriti proviamo molta paura e la paura chiama la rabbia… Corri, prendi a pugli il cuscino,scrivi lettere piene di rabbia,immagina di esprimerla contro chi ti ha fatto del male…scaricala 🙂 man mano che la rabbia diminuisce incomincerai a aver maggiore voglia di lasciar andare.

louise hay italia riconciliazione7)Perdono non significa riconciliazione. Se il torto subito è stato molto grande o anche molto piccolo ma vissuto con intensità potresti aver bisogno di evitare chi ti ha fatto soffrire per un pò. sicuramente, una cosa da evitare è cercare la riconciliazione a tutti i costi mettendo”sotto il tappeto” quello che èsuccesso e tutta il dolore. Il perdono non è una garanzia di riconciliazione. A volte le cose finiscono, a volte anche se smettiamo di pensare a quanto e successo, anche se non ci arrabbiamo più al ricordo del torto subito la fiducia in quella persona è irrimediabilmente persa. Evitiamo di tenere relazioni non autentiche.

8)Perdonare non è dimenticare: molte persone hanno paura di perdonare perchè temono che lasciando andare la rabbia e ritrovando la pace dimenticheranno il torto subito e ricadranno negli stessi errori, nelle stesse dinamiche e magari con le stesse persone. Perdonare non significa dimenticare, significa smettere di soffrire per quello che si ricorda, smettere di ripensarci ogni ora, minuto, secondo. Alcontrario facciamo tesoro di quanto imparato dall’esperienza, raccogliamone la morale e teniamola con noi come un bene prezioso per non sbagliare di nuovo.

9)Perdona te stesso. Spesso dobbiamo ammettere che in una percentuale anche minima anche noi abbiamo permesso che ci venisse fatto un torto. Perdoniamoci,spesso ci concentriamo nel rancore verso gli altri proprio per non vedere i nostri errori. Forse siamo stati ingenui, forse non abbiamo voluto vedere,forse non abbiamo avuto forza e coraggio per opporci e dire no….non ha importanza, non ci è di nessuna utilità continuare a perseguitarci per aver sbagliato. Perdoniamo noi stessi mentre impariamo a vivere la vita.

10)Lascia stare come, incomincia ora! spesso le persone trovano scuse per non perdonare: non so come si fa, louise hay italia perdonoperdonerò dopo che…, quando lui/lei si scuserà, quando avrà capito, quando avrò capito. Non importa se non hai capito come mai hai vissuto questa esperienza, non importa se non sai come perdonare (nessuno lo sa veramente, il perdono incomincia quando decidi di voler perdonare). Decidi di perdonare oggi, decidi di essere felice , decidi di lasciar andare il passato.

Afferma: anche se ancora non so come fare, sono disposto a perdonare

Giancarlo Rabericati,insegnante ufficiale louise Hay dal 1998  counselor, trainer.

Se questo articolo ti è piaciuto e desideri approfondire il metodo Louise Hay o seguire un percorso di crescta personale perchè non partecipare a  un corso? Il prossimo corso , dedicato all’abbondanza, sarà a Milano il 26 aprile, per iscrizioni e info: corsilouisehay@gmail.com. Altrimenti Tieni d’occhio le prossime date su www.louisehayitalia.org e su https://www.facebook.com/CorsiLouiseHay

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Il perdono in 10 piccoli passi…(e due articoli :-)

08 mercoledì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Cambiamento, Crescita personale, lasciar andare, Louise hay, louise hay italia, pensiero positivo, perdono

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affermazioni louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, cambiamento, consapevolezza, crescita personale, dieci passi per, guarigione, lasciar andare, Louise Hay, louisehayitalia, pace, perdono, rancore

louise hay italia perdonoIl perdono è sempre un tema scottante e frainteso anche nella filosofia di Louise Hay. Quando faccio corsi o sedute spesso vedo le persone irrigidirsi anche di fronte alla sola parola “perdono”. Molti di noi sono stati educati a un idea di perdono poco realistica: alcuni  lo vivono come un gesto di debolezza, altri pensano che non perdonare sia un buon modo per manipolare le persone, altri ancora lo vivono come un “gesto di bontà verso l’altro” che ci rende superiori.
In realtà il perdono è un processo lento e a volte impegnativo che richiede molta onestà con se stessi, la capacità di accettare l’ineluttabile e la voglia di essere di nuovo felici e liberi, paradossalmente, è qualcosa di molto più egoistico di quanto si pensi.

Il risentimento e la rabbia prolungata producono:

  • Incapacità di godersi il presente
  • Difficoltà nello stabilire relazioni serene e franche
  • Ansia e preoccupazione continui
  • Paura e rabbia
  • Tensione fisica ed emotiva continua, stanchezza, mancanza di concentrazione, pressione alta, difficoltà digestive
  • Senso di oppressione e di essere intrappolati
  • Indebolimento del sistema immunitario

Il perdono produce:

  • louise hay italia perdonoRelazioni più sane e serene
  • Senso di pace e centratura
  • Rilassamento di corpo ed emozioni
  • Miglior vitalità  miglior sonno, diminuzione di stress e somatizzazioni relative
  • Sistema immunitario più efficiente
  • Maggiore autostima
  • Minor stress e minore ansia
  • Pressione sanguigna più bassa e miglior funzionamento del cuore

Come fare a perdonare? 10 piccoli passi…

1)Perdonare non è: giustificare, cancellare, scontare, dire “hai fatto bene”, comprendere o spiegarsi il perchè l’altro ha fatto quello che ha fatto. Le scorrettezze, l’errore, restano, semplicemente scegliamo di farli diventare passato invece di continuare a rimuginarli tenendoli nel tempo presente e intossicandoci in attesa di una vendetta. Prima di tutto sii ben certo di aver compreso questo assunto.

2)Aspetta. non avere troppa fretta di perdonare. Il perdono autentico richiede consapevolezza, superamento delle emozioni, e TEMPO. Cercare di perdonare prima di aver maturato la giusta consapevolezza rende gratuitamente stressati e frustrati. Non abbiamo di certo alcun interesse Quando sarai pronto il perdono semplicemente affiorerà alle tue labbra e al tuo cuore,

3)Confrontati con il dolore: tradimenti, sofferenza, sfiducia, tristezza, paura, rabbia…sono emozioni, sono naturali quando subiamo un torto. Riconoscile,riconosci di provarle, permettiti di provare queste emozioni ed esprimerle, lasciale uscire nel modo più sano possibile. Prima di poter chiudere la ferita emotiva devi pulirla.

4)Rispetta i tuoi tempi. Sii gentile con te stesso mentre impari a perdonare, non esiste una procedura univoca per farlo. Ognuno e ogni situazione ha i suoi tempi ed i suoi modi. Se ti arrabbi con te stesso perchè non riesci a perdonare crei solo più confusione. Accetta di non essere ancora pronto e amati per questo, ama la persona dentro di te che ancora soffre, ama la parte di te che sta imparando, amati ANCHE quando ancora non riesci a perdonare; è il modo migliore per guarire.

5)Cerca di stare nel presente, il passato non esiste più. Il rancore si alimenta e si autoalimenta attraverso lalouise Hay italia, tempo presente ripetizione: continuare a pensarci e ripensarci, a provare la medesima rabbia, non aiuta. Un pò alla volta queste emozioni tossiche intossicano la vita quotidiana e ci portano lontani dal presente, impedendoci di goderlo. Fai un patto con te stesso: concediti tot minuti al giorno per rimanere nel rancore poi cambia pensieri, distraiti, pensa ad altro. Progressivamente diminuisci il tempo dedicato al rimuginio

Il perdono è come un fiore, sboccia quando è il suo tempo ma per sbocciare deve aver ricevuto nutrimento e cure. (Giancarlo)

Vuoi conoscere i prossimi passi per aprirti al perdono? resta con noi,domani la seconda parte dell’articolo sarà online:-)

Giancarlo, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 , counselor, trainer.

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