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Ognuno ha l’insegnante che si merita: guru, maestri, operatori olistici e coach, come scegliere?

08 mercoledì Nov 2017

Posted by Louise Hay Italia.org in ascolto, autoguarigione, autostima, Benessere, Cambiamento, comunicazione, consapevolezza, corsi louise hay, Corso ufficiale Louise Hay, counseling, Crescita personale, denaro, doni universo, formazione, forza, louise hay insegnanti, louise hay lavoro, louise hay mente corpo, louise hay milano, louise hay monza, louise hay relazioni, metodo louise hay, non dualità

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lovegurunewtrailerSpesso mi scrivono studenti (e non) chiedendomi cosa ne penso di questo o quell’ insegnante o di quella disciplina. Louise mi ha insegnato che se non sai o non puoi parlarne bene, è ottima cosa tacere. Credo fortemente che: Ognuno abbia gli insegnanti che “si merita”: quelli al livello giusto per lui, che parlano il suo linguaggio, che hanno la preparazione adeguata per lui. Credo anche che chi non è pronto per crescere o non vuole affrontare verità scomode, possa capitare nelle grinfie di qualche operatore improvvisato che “casualmente” gli racconterà proprio le balle che ha bisogno di sentirsi dire.

Il mondo della crescita personale e della formazione spirituale non ha parametri formativi, ne standard, chiunque può svegliarsi domani, decidere che il suo lavoro di venditore di ricci di castagne usati non è più remunerativo e definirsi un coach: love coach , motivational coach, coach della salute, operatore olistico, massaggiatore.
E, per quanto sembri assurdo,anche se lui non ha mai studiato ma solo letto qualche libro, avrà clienti, tutti quei clienti che sono al suo stesso livello e hanno bisogno di essere raggirati e spennati per imparare ed entrare in contatto con quell’emozione. Tutti quei clienti che hanno paura di risolvere le loro difficoltà  e che, pur vedendo che non ottengono risultati, continueranno ad andarci per tacitare la coscienza di fronte alla loro incapacità o mancanza di volontà nel cambiare le cose. Paradossalmente altri coach che invece hanno avuto un’adeguata formazione, semplicemente sembreranno poco interessanti al “nostro” studente.

Ma quindi cosa rispondo ai miei studenti quando mi dicono come scegliere? Ecco un breve elenco per punti.

PARAMETRI E DOMANDE DA FARSI PER LA SCELTA

1)Osservate e chiedete il curriculum del professionista: dove ha studiato? per quantilouise hay studiare anni? da quanto opera? che cosa faceva prima? Se vi sentite dire cose tipo “ho letto molti libri” oppure” ho studiato all’Università della vita” il mio consiglio è di drizzare le antenne, poche discipline possono essere imparate senza studiare. Se vi dice che ha studiato in una scuola andate a vedere quanto dura la formazione lì: una scuola di Shiatsu (o Shatsu)  dovrebbe durare almeno un biennio, eppure in giro trovate formazioni per diventare  operatori Shiatsu in un week end. La durata della formazione e dell’esperienza lavorativa non sono una garanzia in assoluto ma sono dei buoni parametri, Se uno insegna da 20 anni tanto incompetente non deve essere o “il mercato” l’avrebbe fatto fuori molto prima, se uno insegna da due settimana è facile che non abbia ancora molti strumenti.

affidabilita2) Fate attenzione ai riconoscimenti “troppo ufficiali” tipo marca. Oggi come oggi la formazione è un mercato e formare formatori è un mercato ancora più prospero. Nella crisi economica attuale molti rimangono senza lavoro e sperano, giustamente, di poter trovare uno sbocco nella libera professione. Come sempre quando qualcuno ha una necessità c’è chi ne approfitta ed ecco fiorire di scuole di counseling, coaching, massaggio, etc. Mentre alcune richiedono una formazione lunga e completa e formano personale estremamente competente, altre letteralmente VENDONO IL TITOLO in cambio di una ingente somma. Un parametro interessante per riconoscerle è la durata della formazione: di solito sono quelle realtà che richiedono una formazione brevissima di una settimana o meno per erogarti il titolo a cifre astronomiche.

3)La storia della disciplina. Quanto è antica la disciplina? Molte discipline sono antichissime e il fatto che siano sopravvissute per millenni ci fa sperare che almeno il metodo in sè abbia una qualche efficacia, indipendentemente dal trainer. Un  giochetto molto diffuso consiste nell’inventare un metodo “proprio” in modo da non dover giustificare il fatto di non avere fatto formazioni e non dover pagare percentuali per l’uso del logo.  Questo ha un senso se la persona ha una formazione ampia e lunga quanto basta per poter arricchire, ampliare e potenziare la tecnica trasformandola in qualcosa di nuovo. Se si tratta di una tecnica nuova ritornate al punto 1, che formazione ha il creatore di questo metodo? cos’ha studiato? da quanto insegna?

4)Diffidate dalle promesse iperboliche:

promettere

“Ricco facilmente in un’ora”, “Guarisci ogni male con…”, “Una persona nuova in 3 gg”, “Fai dire alle persone quello che vuoi”, “Fatti obbedire da tutti”. La crescita personale  produce grandi risultati , ma poichè è un processo di trasformazione interna richiede tempo ed è influenzata da molti parametri. Non ci sono scorciatoie. Se non cambiate il vostro modo di pensare, di sentire, se non guarite le vostre emozioni e i vostri comportamenti non produrrete alcun risultato. Spesso o questi contesti si “pompano” i partecipanti in una sorta di ipnosi di gruppo, tutti si sentono euforici, vincenti, han capito tutto, sanno tutto, hanno il segreto del mondo….dopo un mese giacciono spompi sul loro divano, depressi, infelici e frustrati perchè non hanno ancora raggiunto l’obbiettivo..e qui entra il punto 5

 

5)Diffida sempre di formazioni e formatori che ti chiedono di  fare tremila corsi. Spesso quando si giace spompati sul divano alleggeriti di quei 3mila euro e la nostra vita non è cambiata, viene spontaneo contattare l’insegnante per lamentarsi e ci si sente dire: “Eh è perchè ti sei fermato al primo livello, devi assolutamente fare il secondo” (e poi il terzo, il quarto). Ed è così con le sessioni individuali, se non si va da nessuna parte forse non è il momento o non è il metodo giusto. Se per stare bene dobbiamo vedere il coach, se dopo la sessione stiamo bene ma a breve dobbiamo rivederlo per ricaricarci, non è formazione e crescita..è dipendenza.

6)Se è avverso alla medicina ufficiale, alla psicologia o vuole che tu interrompa le cure drizza le antenne. Non sto dicendo che medicina e psicologia risolvano tutti i mali perfettamente, ne che tutti i medici e tutti gli psicologi siano di default competenti, onesti e meravigliosi. Ma non possiamo negare che se oggi sopravviviamo a molte patologie lo dobbiamo ai progressi medico scientifici. Certo è anche la nostra qualità di vita che ci permette di sopravvivere. MA di fronte ad alcune patologie, le terapie mediche sono indispensabili e salvano e prolungano vite o migliorano la qualità dell vita. Non bisogna essere dogmatici, tutte le discipline possono collaborare al nostro benessere. Ognuna ha il suo specifico ambito di operatività, ogni realtà ha le sue leggi.

louise hay prezzo7)Se ti chiede cifre enormi lascia stare. Certamente organizzare dei corsi costa, certamente ciascuno deve vivere, certamente ci sono le tasse, certamente essersi preparati in quella disciplina è costato MA  non è vero che quello che costa di più vale di più. Sopratutto nell’ambito della formazione umana a volte sono le piccole realtà, portate avanti con umiltà e competenza che sono veramente efficaci. Le grandi strutture costano tanto e si fanno tanta pubblicità, spesso si rivalgono delle spese proprio sugli studenti senza offrire nulla di più. Se devi fare un corso vivendoti l’angoscia di aver svuotato il conto in banca non ci sono le premesse adeguate per goderselo.

8)Se millanta titoli ufficiali scappa.  Lo psicologo è laureato in psicologia e ha fatto l’esame di stato. Non esistono psicologi laureati alla scuola della vita ne psicologi laurati all’università della città di Chicaghia nello stato di Marilandia abilitati a perare sul territorio nazionale senza che abbiano fatto gli opportuni adeguamenti. Se venite avvicinati da persone che millantano di essere psicologi perchè hanno letto tutto di Freud e di Jung fategli ciao ciao con la manina. Non ci si improvvisa in una professione così difficile e prfonda. Se oggi le persone non vengono rinchiuse in squallidi buchi e la chiave buttata, se anche chi ha un problema psichico grave può vivere una vita normale grazie alla molecola lo dobbiamo a psicologi e psichiatri. Allo stesso modo quando andate da uno psicologo verificate, ascoltate osservate non siete obbligati a prendere il primo che vi passa, in ogni professione ci sono competenti e meno competenti.

9)Se vi forza o pretende che facciate cose che non siete pronti a fare, dubitate. Ogni discuterecosa ha il suo tempo, ogni persona ha la sua chiave. Se sentite che quello che vi propone non va bene per voi dite di no. Un buon formatore sa che il nostro lavoro è offrire sostegno, stimolare scelte ma MAI SCEGLIERE AL POSTO DEGLI STUDENTI. Quindi se vi viene chiesto di smettere di frequentare i vostri amici, lasciare vostro marito, mollare il lavoro, non prendere più le medicine, non andare dal medico etc etc pensateci molto molto bene. La scelta deve nascere sempre da dentro di voi.

10) Se vi chiede di aderire a un culto o a un’idea politica se i corsi sono con 300 partecipanti  ridrizzate le antenne, il plagio è molto, troppo vicino. Megagruppi significa molta pressione emotiva ed il bisogno di essere accettati e questo influenzerà le vostre scelte. Qualche tempo fa qualcuno si vantava di aver formato 1000 nuovi coach in un week end… come puoi aver formato delle persone, aver compreso i loro disagi, aver ascoltato le loro necessità aver fornito loro degli strumenti parlandogli attraverso uno schermo in uno sterminato capannone? Se volete lavorare davvero su voi stessi la formazione passa da piccoli gruppi ben seguiti.

10 BIS )La più importante: FUNZIONA? E’ una tecnica che ha un’applicazione pratica? potete farla anche da soli o dovete andare sempre da lui/lei per avere le risposte e stare bene? Produce un qualche risultato? anche solo per autoinduzione? E’ una teoria e una pratica complicata che mi ruba tanto tempo  in cui è facile sbagliare? Il trainer è coerente con la tecnica che insegna?Ricordatevi che la vita quotidiana è un’esperienza intensa e piena di cose da fare, se la tecnica richiede troppo tempo ed energia  quotidiani sarà facile che molliate a breve.

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2016: L’unico vero proposito utile

31 giovedì Dic 2015

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louise hay impegno 2016Quando ci si trova a fine anno e con il nuovo in arrivo, i bilanci diventano primari e con essi gli impegni per il nuovo anno. Dieta, risparmio, cura di sè, pazienza ,obiettivi nuovi di lavoro e di vita. eppure tra tutti questi uno è l’impegno che realmente può cambiare le cose: Portare più amore nelle nostre vite. Quando ci impegniamo a portare più more nelle nostre vite, un passettino alla volta, tutto cambia.
L’amore per noi stessi ci spinge a prenderci cura di noi naturalmente, a tutelare i nostri interessi,a tagliare con le persone e con le situazioni che ci fanno soffrire. L’amore per noi stessi ci da l’energia per stare meglio e realizzare i nostri sogni, dissolve la nostra paura e le nostre preoccupazioni. Quando l’amore per noi stessi cresce ogni giorno, anche essere costanti diventa facile, non è più un impegno, diventa un comportamento naturale perchè vogliamo il nostro bene e che i nostri desideri si manifestino. Quando portiamo più amore nella nostra vita, anche gli altri sono coinvolti: amiamo di più il pianeta e ogni essere vivente, vogliamo tutelare la natura e le sue creature, siamo più pazienti con gli altri; poichè li vediamo con gli occhi dell’amore, non sentiamo il bisogno di offenderci troppo, di litigare, di discutere,siamo meno invidiosi ; Poichè li vediamo con amore comprendiamo le loro paure dietro alla loro rabbia, non sentiamo il bisogno di criticarli, giudicarli e men che meno cambiarli. Quando siamo nell’amore siamo anche nell’ascolto: dell’Universo, di noi stessi e degli altri; seguiamo la nostra intuizione siamo nella pace e intendiamo mantenerla.Quando siamo nell’amore possiamo lasciare andare, non siamo nel controllo, nell’avarizia o nella paura, sappiamo che tutto ciò che liberiamo sarà sostituito da qualcosa di migliore. Quando siamo nell’amore prestiamo grande attenzione a come parliamo con noi stessi e con gli altri e a come trattiamo tutti, compresi noi stessi. Portare più amore nelle nostre vite, anche solo un pochettino di più ogni giorno, può radicalmente cambiare il nostro destino e quello del mondo. Quindi invece di fare milioni di propositi:dalla palestra alla macchina nuova, dall’essere paziente a visitare il mondo, facciamone uno solo potente-PORTARE PIU’ AMORE NELLE NOSTRE VITE. E’ il mio augurio per noi tutti per l’anno 2016, che ciascuno di noi possa sperimentare ogni giorno sempre più amore. un abbraccio Giancarlo Rabericati

foto di Corsi ufficiali Louise Hay.

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Dis adattati e felici (da Dis adattati e felici di Giancarlo Rabericati)

01 mercoledì Lug 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in adattamento, affermazioni di louise hay, counseling, Crescita personale, libertà, Louise hay, modelli

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disadattamento, disaprrovazione, essere se stessi, libertà, Louise Hay, moda, modellare, modelli, personalità, scopri chi sei veramente

images (39)“Sei troppo onesto/buono!”, “Non si fa cosi’!”,”Dai lo fanno tutti”, “Gli altri non lo fanno perchè tu si?”, “Si pensa ma non si dice”, “Devi imparare ad essere diplomatico ed adattarti”…quante di queste frasi vi risuonano? quante ne avete sentite in infanzia?

Molti di noi crescono in famiglie molto giudicanti, costantemente criticati, comandati e ricattati emotivamente (svilupperanno poi un carattere rigido), altri sperimentano questo tipo di pressione nelle istituzioni, scolastiche e non, altri ancora nel contesto sociale “sei strano, non ti vogliamo nel gruppo”.

Nel processo di sviluppo di ciascuno di noi esistono secondo Jung molte fasi ma due sono preponderanti : adattamento e individuazione. L’individuazione, in parole veramente semplici e semplificanti, è la capacità di riconoscersi,di  riconoscere le proprie istanze, il proprio sentire, i propri gusti , valori, principi e creare e alimentare la propria reale scala di valori e idea di giusto e sbagliato, per ritrovarsi e svilupparsi.

Dice jung in tipi psicologici:”Il concetto di individuazione ha nella nostra psicologia una parte tutt’altro che trascurabile. L’individuazione è in generale il processo di formazione e di caratterizzazione dei singoli individui, e in particolare lo sviluppo dell’individuo psicologico come essere distinto dalla generalità, dalla psicologia collettiva. L’individuazione è quindi un processo di differenziazione che ha per meta lo sviluppo della personalità individuale. La necessità dell’individuazione è una necessità naturale, in quanto che impedire l’individuazione, mercé il tentativo di stabilire delle norme ispirate prevalentemente o addirittura esclusivamente a criteri collettivi, significa pregiudicare l’attività vitale dell’individuo.“

Per verso contrario, altrettanto utile è l’adattamento: la capacità di adattarsi a quelli  (valori, principi, linee guida) degli altri;dove per altri intendo  il sociale, le autorità, le autorità morali e religiose, la famiglia, lo stato, i gruppi di amici. Se avviene un processo di adattamento cosi’ forte da inibire una adeguata individuazione le norme individuali e con esse Il criterio di cosa sia giusto e sbagliato per noi, di cosa ci rende felici, e cosa ci fa crescere, maturare avvicinare al nostro vero nucleo, viene dimenticato e viene assunto quello collettivo.

Nella nostra società, grazie ai media la pressione per un totale adattamento a criteri collettivi assoluti di bene e male, tvgiusto o sbagliato è ormai costante: Modelli estetici, cose da fare ed avere per essere felici ( e se poi non lo sei , fai finta di esserlo perchè cosi’ fan tutti), obiettivi che devono essere necessariamente per tutti il significato di successo… ma dove finisce il nostro spirito quando ci “iperadattiamo”? dove finisce il senso vero della vita che è la conoscenza  di sè e la consapevolezza, quando siamo completamente bloccati nei binari che la società ha scelto per noi? Semplicemente di spegne e diventiamo marionette , automi che sono scollegati da se stessi e dal proprio sentire (altrimenti “sentiremmo” che le cose non vanno bene per noi), rigidi nel giudizio o al contrario super indulgenti con noi stessi e con gli altri.

Come possiamo opporci all’iper-adattamento e diventare o rimanere dis-adattati e felici? ecco alcune domande interessanti che possono aiutarci a recuperare coscienza di noi stessi.:

1) Lo voglio fare davvero? domandatelo, sempre quando stai per fare qualcosa. Chi vuole fare questa cosa? tu? la hippiesocietà? i tuoi amici?E’ qualcosa che Vuoi fare, per davero?

2)Elimina il devo/dovrei dal vocabolario: puoi sempre scegliere, le scelte hanno un prezzo, a volte molto alto ma hanno anche un guadagno: la felicità e la stima di sè. Sei sicuro di dover fare questa cosa? perchè dovresti farla? è vantaggiosa? certo ci sono cosa che è bene fare se vogliamo mantenere i servizi, ad esempio è bene pagare le bollette se vogliamo avere l’elettricità, ma ricordiamoci che anche questa è una scelta. Questo ci aiuterà a pagare con maggiore serenità invece di sentirci “derubati” o costretti. Impara a usare: “IO VOGLIO”,” IO POSSO”, “IO SCELGO”, “PREFERISCO”,”è UTILE PER ME”

3)Chi stai facendo felice?: Quando fai una scelta, quando compi un’azione a quale voce interiore stai obbedendo? è la tua che ti chiede di essere felice?è ancora quella dei tuoi genitori/insegnanti che ti dice che DEVI farlo?e’ quello del partner che ti dice che ti amerà  e sarà felice SE farai cosi’?quando lo fai poi ti senti felice per te stesso o per aver soddisfatto un’aspettativa?

modelli4)Molla i modelli: ok ci sono bellezze e bellezze.Va di moda  esser alti magri e perfetti? bene, tu sei perfetto cosi’, se le persone ti amano lo fanno per come sei, se devi cambiare per essere amato allora o non è amore o quello che ameranno alla fine non sarai tu. Ma chi l’ha detto che questa cosa, persona vestito devono piacere a tutti? Perchè un perfetto sconosciuto dovrebbe dirti come apparire? che ne sa lui di te?Nei giusti limiti di ciò che è sano come ti piaci?

5)Mode? no grazie! Tutti vogliono l’auto grossa, grassa, e coi ruotoni? Mi fa piacere ma a te serve? la vuoi?ti fa veramente felice? perchè la vuoi? pensi che varrai di più possedendola? quali sono i reali vantaggi che ne trarrai dall’averla?
Quell’abbigliamento è “cool” ma a te piace? ti senti bene con quegli abiti addosso? senti che rappresentino il tuo personale modo di essere? cosa dicono di te?è vero?
Quel locale/ristorante è decisamente richiesto ma è il posto dove vuoi andare tu? la cucina,il servizio ti piacciono?

6)Fatti una cultura: Le persone ignoranti hanno vuoti, i vuoti li riempiono con le idee, i gusti ed i valori degli altri e diventano manipolabili. Come un computer senza software, chiunque può programmarlo come vuole. Programmati TU!

7)Imparara a stare bene con stesso, Se fuggi da te stesso e hai BISOGNO di compagnia sarai sempre ricattabile, chiunque potrà minacciati di lasciarti solo o isolato se non aderisci a certi valori/comportamenti.

giusto sbagliato8)E’ giusto? Non in generale…PER TE è giusto? è vero? è sbagliato? perchè? Non accettare senza discriminare qualsiasi cosa ti dicano media e società. Per te questa azione è giusta? questo obiettivo è interessante? questa idea politica/religiosa/etica è valida? questo comportamento è rispettoso di te e dei tuoi valori?

9)Scegli le compagnie! tutti frequentano quella persona: bella, vincente di successo  ma a te piace? condividi le sue idee? ti fa stare bene? tu sei la migliore compagnia al mondo per te stesso,con quella persona ti senti meglio o peggio di quando stai da solo? Se credessi quello che crede quella persona o quel gruppo di persone che persona saresti? ti arricchiscono le loro idee? Diventiamo chi frequentiamo nel bene e nel male. tutti pensano significhi che dobbiamo frequentare vincenti per esserlo a nostra volta, ma forse sarebbe bene frequentare persone UMANE , indipendentemente dal loro status sociale, per ricordaci chi siamo e cosa siamo veramente.

10)Perfezione? no grazie! tutti siamo imperfetti e nella nostra imperfezione c’e’ la nostra unicità e c’è sempre margine di miglioramento. Quindi dimentica la perfezione, dimentica la perfezione (si lo ripeto) e sii TE STESSO, accetta di poter sbagliare ed essere felice ugualmente! 

11)Modellare un “vincente”.. avere un modello? anche no! Uno dei bullopeggiori falsi miti perpetrati da chi insegna  crescita personale a spanne è  “trovati un vincente e modellalo” (cioè in soldoni imitalo o copiane le procedure e i sistemi di valori dichiarati, come se bastasse). Attuando questa procedura senza alcun rispetto per l’identità e il carattere personale, ci ritroviamo un mare di persone che si comportano tutte nello stesso modo:stessi atteggiamenti, stesse frasi, stesse modalità, persone che si rubano reciprocamente idee e progetti; non si crea nulla di nuovo…

.Nessuno è perfetto, nemmeno le icone che ti mostrano ogni giorno in tv.

La modella taglia 16 che tanto invidii? Ha fame! Non dorme di notte e sogna le pizze.

Il guru sempre perfetto e felice? magari si sente solo!!!.

Il vincente che realizza tutto, è ovunque e dice che tutti possono farcela da soli? Magari ha un team di gente che lavora per lui gratis, è dipendente dal lavoro non può godersi un solo minuto di ferie senza sentirsi male.

Il coach che ti promette miliardi in tre settimane?Magari è ricco di famiglia, ha sposato la figlia del più ricco studio di commercialisti d’europa e non ha mai fatto i conti con le bollette…

TU non puoi sapere chi sono veramente i tuoi modelli!!!

Non voler essere nessun altro, dimentica l’idea di “modellare” qualcuno e modella te stesso secondo i tuoi valori.

Lascia andare il passato. non importa chi e come sei stato finora, cosa hai voluto finora, puoi cambiare, ora, adesso e diventare chi sei veramente. Unico, libero.

Giancarlo Rabericati

Insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 , Trainer, Counselor.

http://www.louisehayitalia.org http://www.studiocounseling.com gian@louisehayitalia.org

Tutti i contenuti di questo articolo sono riservati, vietata la riproduzione  anche parziale senza indicare i crediti.

info@studiocounseling.com

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Orientarsi nell’offerta di crescita personale

23 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Benessere, comunicazione, corsi louise hay, counseling, formazione, Louise hay, training

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coach, coaching, corsi, counseling, counselor, crescita personale, domande, empatia, formazione, Louise Hay, louisehayitalia, preparazione, scegliere, seminari, trainer, trasformazione

louise hay scegliereHo ricevuto parecchie  email di studenti  e persone che mi chiedono “cosa ne pensi di questo e di quel corso?”, “e di questo o quel trainer?”, ” e di quella scuola?”: Mi sono sempre sentito  straordinariamente in imbarazzo a rispondere visto che non voglio arrogarmi il diritto di giudicare alcuno e non so quali siano le cose migliori per ognuno. Ho pensato cosi’ di fornire a voi qualche strumento per scegliere in autonomia e fare almeno un pò di “selezione all’ingresso” con delle domande invece che con delle risposte,

Come schivare (forse) scarsa professionalità, poca preparazione e i trainer improvvisati?
Ecco qualche domanda che potete farvi:

1)Cosa? Quali discipline ha approfondito la persona davanti a me? In che modo le ha approfondite? Ha seguito un corso di formazione professionale? ha  assistito a un corso come cliente? ha letto i libri? Le persone sono delicate ci vuole competenza.  Siate sempre almeno un pò dubbiosi: quando non vedete un curriculum formativo sul sito, quando ne vedete uno vuoto , quando vi dicono”ho studiato molti anni crescita personale”..domandate sempre “cosa?”. (p.s. il mio lo trovate qui, quello sintetico almeno)

2)In quanto tempo?In quanto tempo questa persona si è formata? louise hay studiareQuanto ha dovuto studiare prima di poter esercitare la professione? Ha fatto degli esami? Oggi ci sono corsi di formazione professionale che durano 5/7 giorni non richiedono alcuna formazione pregressa (a volte nemmeno di aver letto i testi dell’autore), nessun esame o prova a fine corso, nessuna supervisione o periodo di prova: vai, paghi salato, ti fai una settimana in albergo ed esci con la possibilità di usare il marchio e tenere corsi…è sufficiente sempre e comunque? A volte si a volte no. Domandati: per questa tecnica metodo, bastano veramente questi giorni per imparare? Con il vecchio programma Louise Hay si studiava quasi due anni per insegnare, con quello nuovo sette giorni ma il programma è cambiato e si è alleggerito parecchio. Ci sono invece discipline che non sono cambiate ma il tempo di formazione si è “magicamente” e drasticamente ridotto…ha senso?

3)Da quanto tempo? Da quanto tempo questa persona svolge la professione? La formazione conta ma l’esperienza cambia le cose. Tutti dobbiamo incominciare, quindi tutti siamo stati “in prova” e tutti lo sono. E’ giusto dare fiducia ai nuovi professionisti ben preparati!!! Ma è preparato  il mio interlocutore? Cosa faceva prima? Fino a 15 giorni fa magari credeva che l’importante fosse vendere a tutti i costi, anche mentendo e manipolando  e dopo soli 15 giorni tiene sessioni di coaching spirituale? Certo si cambia ma qualche dubbio me lo farei venire……

4)Ha lavorato su di sè? ok questa è una domanda un pò privata forse non potete farla ma potete capirlo osservando. Per lavorare con le persone DEVI aver risolto le tue questioni personali più grosse o almeno averle viste. Mettiamo il caso che io non abbia mai affrontato e risolto il mio divorzio (no, non ho divorziato è solo un esempio) ne la mia rabbia verso mia moglie (no, non ho una moglie) quando qualcuno verrà a portarmi lo stesso tema, sarò in grado di riconoscere e distinguere i miei sentimenti dai suoi? Gli darò consigli migliori per lui o quelli che sarebbero bene per me? Vi risparmio quanti secoli di analisi  ho fatto quando ho deciso di fare questo lavoro ma posso dirvi che sono costantemente in  supervisione, questo mi garantisce di essere “almeno un pò pulito” quando lavoro coi miei clienti e diminuire al massimo il rischio di proiettare. Osservate il trainer, fate domande, vi sembra una persona almeno un pò risolta? Chiedete se va in supervisione…per quel che mi riguarda è un obbligo morale nella mia professione.

louise hay decidere per te5)Cerca di decidere per te? Molti trainer vengono da contesti in cui si “dirige” le persone e sono convinti di sapere cosa è meglio per voi. Alcuni poi sono convinti che fare counseling o coaching sia comandare o manipolare l’altro. Nessuno può e deve dirvi quale direzione prendere. Osservate cosa vi propone: ha lui le risposte alle vostre domande? vi dice cosa dovete fare? vuole convincervi che una cosa è meglio per voi invece di un’altra? Scappate a gambe levate! Che lo faccia con la manipolazione o con un tono autoritario siete incappati in quello sbagliato. Un buon trainer fa in modo che emerga in voi la consapevolezza di cosa è meglio e vi sostiene dolcemente verso l’obbiettivo fornendovi gli strumenti ed aiutandovi a sviluppare le competenze. Un buon trainer non sa cos’è giusto per voi e lo ammette; sa che da qualche parte dentro di voi avete la risposta.

6)Da dove viene? Pensi che una persona che viene da una famiglia di miliardari possa capire cosa vuol dire non aver avuto i soldi per studiare? O avere i creditori alle costole? Pensi che Miss Universo possa comprendere cosa vuol dire dover convivere con un aspetto poco piacevole?Pensi di no?  Beh ricrediti possono capirlo perfettamente! 😀 Però fai i conti con le tue proiezioni. Se pensi che non vada bene per te probabilmente non te lo farai andare bene, se non hai risolto il tuo conflitto con quel tipo di persona non accetterai consigli, al contrario se ne hai una visione eccessivamente positiva rischi di idolatrarla.

7)E’ empatico?Mi capisce o mi fa sentire frustrato? L’empatia è una dote che le persone hanno indipendentemente dalle loro origini, dal loro aspetto dalla loro condizione economica. Frasi come “Tutti possono farcela a diventare miliardario, se non ce la fai è perchè non vuoi” ha senso in certi contesti, ma va ben dosata perchè rischia di non tenere conto del tuo vissuto e di qual’è la tua condizione di partenza, se poi a dirtelo è il figlio del megamiliardario di turno….
“E’ facile essere magri !!!Se non riesci a metterti bene è perchè ti manca la forza di volontà” suona un pò impietoso detto da un modello che magari per costituzione è alto 198  mentre tu hai un corredo genetico che ti fa tendere alla rotondità.

Considera che a volte  l’empatia non basta  a coprire il gap di competenze di non aver mai fatto quell’esperienza ne aver mai vissuto quella situazione, c’e’ comprensione delle emozioni ma non della situazione reale e delle strategie..o viceversa. Molte delle competenze si sviluppano con la necessità, se ti rendi conto che le tue difficoltà non sono comprese per via di questo gap sii sereno nel cambiare trainer, ringrazialo per tuto quello che fatto di buono!!

louise hay real8)E’ realistico? Quello che mi stanno offrendo è realistico? Ha senso dirmi che guarirò dal cancro in un pomeriggio? E che questa persona mi cambierà la vita?(Perchè lei si e tu no?). Parlerai con questa, quella o quell’altra entità in meno di tre minuti. Tutto il tuo passato ripulito in meno di sei secondi…. “Veramente sarò ricco in 24 ore anche se ora ho il conto in rosso?”.  Molto spesso i trainer, sopratutto quelli che vengono dal marketing, fanno a gara a chi la spara più grossa. Quando vedi qualche titolone miracolistico domandati: è realistico? Quello che imparerò in questo corso mi aiuta ad affrontare i miei problemi reali? mi porta nel mondo della fantasia mentre i miei problemi quotidiani rimangono irrisolti? A chi do la responsabilità di cambiare la mia vita con questo corso?

9)E’ una setta o una psicosetta? In tutti i gruppi ci sono quelli più “entusiasti” e quelli più realistici ma è opportuno fare attenzione all’ambiente che si crea davanti al trainer. E’ un gruppo chiuso? Con degli accoliti supermotivati che “adorano” il trainer come una divinità e parlano male di altri? Si frequentano tutti tra loro e invitano a tagliare i ponti con tutti quelli che”non capiscono”? Parlano un linguaggio specifico che all’inizio solo loro capiscono?  Troppa gentilezza, amore incondizionato, complimenti e disponibilità in un gruppo nuovo fanno parte del “mail bombing” una tecnica per inglobare le persone nelle strutture settarie e non importa che si adori o meno una divinità, nelle psicosette ,per esempio, è tutto una questione “di testa” . Quindi quando trovate trainer, insegnanti o assistenti tutti “peace and love, nuvolette rosa ed unicorni, ci dobbiamo amare tutti, sei bellissimo/a, mangiamo solo in un certo modo, tutti con la maglietta di X e leggiamo i libri di X” fatevi MOLTE domande :-D.

louise hay prezzo10)Quanto costa???? ok siamo tutti daccordo che il sapere non ha valore, è inestimabile è preziosissimo e idem il benessere ma siamo sicuri che non esiste un etica anche in questo?E’davvero vero che più costa e più vale?Ci sono corsi da 500 euro a giornata!! formazioni da 2500 euro per 3 giorni, e magari si è in aula in 300 persone senza contatto diretto con i trainer…questi “segreti” del successo e del benessere valgono davvero cosi’ tanto? Siamo sicuri che per motivare le persone bisogna farle spendere tanto? Ho ricevuto tante critiche per aver fatto sessioni a persone indigenti in cambio di un’arancia -“no rovini il mercato, le persone poi non si impegnano, non dai valore a quello che insegni” mi dicevano..ma è solo una questione di mercato il nostro lavoro? io non credo proprio.

Spero, un pò scherzando e un pò no, di avervi dato degli strumenti per poter almeno selezionare in parte, nessuno ne abbia a male per quanto ho scritto, sono solo domandedi massima per aiutarvi a scegliere, come al solito non ho le risposte. 🙂
Il vostro cuore e il vostro cervello sono comunque il migliore discrimine quando dovete scegliere di lavorare su voi stessi.

Giancarlo Rabericati , insegnante louise hay dal 1998, counselor e trainer

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