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Ama te stesso, inizia così…..

13 lunedì Giu 2016

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feeeedom3Amare se stessi è la chiave di una vita serena. Siamo cresciuti con l’idea che la nostra felicità dipenda dal possedere: cose,persone, relazioni, denaro, posizioni, riscatto, vendetta, giustizia.
Alcuni pensano che la felicità dipenda dall’essere: essere una buona madre, una moglie amata, un marito responsabile, un manager affermato, il primo della classe, lo sportivo che vince, il coach o il counselor affermato.

In realtà tutte queste  cose portano la felicità solo quando sono la conseguenza di un amore sano per se stessi.
Quando amiamo noi stessi, solo allora siamo in grado di effettuare consapevolmente le nostre scelte migliori e avere od essere chi vogliamo per davvero.Al contrario il disamore di sè ci rende fragili vulnerabili e manipolabili, troppo permeabili.

Al Corso Ama te stesso (prossima data 17 luglio Milano-contatti 3271428376) si lavora esattamente in questa prospettiva. L’idea è di stimolare ciascuno di noi a guardarsi con occhi amorevoli attraverso un processo dolce e efficace.

I VANTAGGI FONDAMENTALI DELL’AMORE DI SE’

1)Quando ami te stesso ti senti libero di sceglierecuore trasp secondo i tuoi reali desideri, le aspettative degli altri non “entrano più” e tu puoi ascoltare il tuo cuore e la tua saggezza interiore mentre ti guidano a quelle scelte che ti rendono realmente felice.

2)Quando ami te stesso smetti di punirti: comportamenti autodistruttivi, dipendenze alimentari e da sostanze, incapacità di permettersi il riposo o il divertimento diventano comportamenti dai quali non sei più attratto e poco alla volta ti abbandonano.

3)Quando ami te stesso il tuo corpo è più sano e resistente. In uno stato d’animo più rilassato  e con una cura maggiore di sè il corpo rifiorisce e con esso la sua capacità di affrontare i malesseri. Hai più voglia di curarti, dormi meglio,lo stress diminuisce.

4)Quando ami te stesso sei libero di amare gli altri. L’amore di sè ti rende indipendente, non hai più bisogno di un partner, bisogno degli amici, la tua compagnia ti è gradita e quella degli altri ancora di più perchè scelta. Scegli di frequentare alcune persone invece di altre, scegli di stare con una persona invece che restare single, diventi più indulgente nei confronti delle altre persone e dei loro comportamenti perchè li vedi nella loro umanità , cosi’ come vedi te stesso nella tua umanità.

5)Quando ami te stesso i conflitti diminuiscono. Quando ami te stesso, sei in pace e ti senti sicuro di te.Così le critiche degli altri non ti feriscono più, i loro comportamenti diventano sempre meno influenti sul tuo umore. Impari a scegliere se discutere qualcosa o se lasciare correre. Smetti di personalizzare  scelte e comportamenti come se fossero agiti contro di te. Cosi’ smetti anche di confliggere e di rimanere a lungo nel conflitto.

6)Quando ami te stesso riconosci e accetti la prosperità. e’ davvero difficile avere successo economico e riconoscimenti quando noi stessi siamo i primi a vivere il senso di demerito. come potremmo accettare serenamente un dono quando sentiamo profondamente di non essere degni? Quando non amiamo noi stessi a sufficienza non riusciamo a vivere con gratitudine ciò che abbiamo ne ad accettare beni maggiori.Spesso ci giochiamo le buone opportunità o la ricchezza ci scivola di mano, non siamo capaci di chiedere ciò che ci spetta.

louise hay italia dire NO7)Quando ami te stesso sai dire “NO” e “GRAZIE”. Spesso quando non amiamo noi stessi non sappiamo mettere un freno alle richieste altrui, crediamo che per essere approvati dovremo fare qualcosa, altrimenti gli altri non potranno amarci. Quando diciamo di no, viviamo questo gesto con grande angoscia e senso di colpa e ci scusiamo infinitamente ed esageratamente, temiamo che saremo biasimati e messi da parte.Quando amiamo noi stessi “no”, diventa una parola che esprime semplicemente la nostra volontà e che siamo liberi di usare, rispettosamente,a nostro piacimento.Anche dire “Grazie” diventa facile, di fronte ai riconoscimenti del nostro valore, del nostro impegno o della nostra bellezza non minimizziamo più, non abbassiamo gli occhi quasi vergognandocene o non cerchiamo qualcuno con cui condividerla a tutti i costi. siamo disposti a riconoscere e farci riconoscere il nostro valore.

8)Quando ami te stesso diventi forte. La forza è sorella della speranza e dell’autostima, se crediamo che in qualche modo ne usciremo fuori, se crediamo che siamo forti abbastanza per affrontare quello che sta succedendo questa forza verrà a noi.Sarà una forza serena e determinata come quella dell’atleta che affronta la prova con l’intenzione di dare del suo meglio.

9)Quando ami te stesso le tue emozioni sono in pace. Hai mai fatto caso a quel chiacchiericcio interiore che ti accompagna? E’ un bisogno inevitabile per l’uomo e non possiamo di certo privarcene. Ma di cosa parliamo tra noi e noi? di quanto siamo stupidi? di come andranno male le cose? delle nostre sfortune? insultiamo i nostri nemici e proviamo rabbia? Quando ami te stesso il tuo dialogo interiore cambia diventa meno ansioso e meno arrabbiato, meno triste e meno aggressivo. La pace torna a albergare dentro di te.

10)Quando ti ami dedichi un minuto a te stesso ogni giorno. E’ questo che insegno al corso Ama te stesso,come far diventare quel minuto talmente potente da rivoluzionare l’intera giornata e in poco tempo l’intera vita.

Non importa come, incomincia ad amarti da ora, prendi questo impegno.

Un abbraccio

Giancarlo Rabericati

Titolare Louisehayitalia.org e insegnante Louise Hay dal 1998

Se sei interessato a partecipare alla nostra prossima data il 17 luglio  a Milano contattaci a gian@louisehayitalia.org oppure al 3271428376 dalle 11 alle 19 da lun a ven. tidaremo senza impegno tutte le informazioni.

 

 

 

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Orientarsi nell’offerta di crescita personale

23 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Benessere, comunicazione, corsi louise hay, counseling, formazione, Louise hay, training

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coach, coaching, corsi, counseling, counselor, crescita personale, domande, empatia, formazione, Louise Hay, louisehayitalia, preparazione, scegliere, seminari, trainer, trasformazione

louise hay scegliereHo ricevuto parecchie  email di studenti  e persone che mi chiedono “cosa ne pensi di questo e di quel corso?”, “e di questo o quel trainer?”, ” e di quella scuola?”: Mi sono sempre sentito  straordinariamente in imbarazzo a rispondere visto che non voglio arrogarmi il diritto di giudicare alcuno e non so quali siano le cose migliori per ognuno. Ho pensato cosi’ di fornire a voi qualche strumento per scegliere in autonomia e fare almeno un pò di “selezione all’ingresso” con delle domande invece che con delle risposte,

Come schivare (forse) scarsa professionalità, poca preparazione e i trainer improvvisati?
Ecco qualche domanda che potete farvi:

1)Cosa? Quali discipline ha approfondito la persona davanti a me? In che modo le ha approfondite? Ha seguito un corso di formazione professionale? ha  assistito a un corso come cliente? ha letto i libri? Le persone sono delicate ci vuole competenza.  Siate sempre almeno un pò dubbiosi: quando non vedete un curriculum formativo sul sito, quando ne vedete uno vuoto , quando vi dicono”ho studiato molti anni crescita personale”..domandate sempre “cosa?”. (p.s. il mio lo trovate qui, quello sintetico almeno)

2)In quanto tempo?In quanto tempo questa persona si è formata? louise hay studiareQuanto ha dovuto studiare prima di poter esercitare la professione? Ha fatto degli esami? Oggi ci sono corsi di formazione professionale che durano 5/7 giorni non richiedono alcuna formazione pregressa (a volte nemmeno di aver letto i testi dell’autore), nessun esame o prova a fine corso, nessuna supervisione o periodo di prova: vai, paghi salato, ti fai una settimana in albergo ed esci con la possibilità di usare il marchio e tenere corsi…è sufficiente sempre e comunque? A volte si a volte no. Domandati: per questa tecnica metodo, bastano veramente questi giorni per imparare? Con il vecchio programma Louise Hay si studiava quasi due anni per insegnare, con quello nuovo sette giorni ma il programma è cambiato e si è alleggerito parecchio. Ci sono invece discipline che non sono cambiate ma il tempo di formazione si è “magicamente” e drasticamente ridotto…ha senso?

3)Da quanto tempo? Da quanto tempo questa persona svolge la professione? La formazione conta ma l’esperienza cambia le cose. Tutti dobbiamo incominciare, quindi tutti siamo stati “in prova” e tutti lo sono. E’ giusto dare fiducia ai nuovi professionisti ben preparati!!! Ma è preparato  il mio interlocutore? Cosa faceva prima? Fino a 15 giorni fa magari credeva che l’importante fosse vendere a tutti i costi, anche mentendo e manipolando  e dopo soli 15 giorni tiene sessioni di coaching spirituale? Certo si cambia ma qualche dubbio me lo farei venire……

4)Ha lavorato su di sè? ok questa è una domanda un pò privata forse non potete farla ma potete capirlo osservando. Per lavorare con le persone DEVI aver risolto le tue questioni personali più grosse o almeno averle viste. Mettiamo il caso che io non abbia mai affrontato e risolto il mio divorzio (no, non ho divorziato è solo un esempio) ne la mia rabbia verso mia moglie (no, non ho una moglie) quando qualcuno verrà a portarmi lo stesso tema, sarò in grado di riconoscere e distinguere i miei sentimenti dai suoi? Gli darò consigli migliori per lui o quelli che sarebbero bene per me? Vi risparmio quanti secoli di analisi  ho fatto quando ho deciso di fare questo lavoro ma posso dirvi che sono costantemente in  supervisione, questo mi garantisce di essere “almeno un pò pulito” quando lavoro coi miei clienti e diminuire al massimo il rischio di proiettare. Osservate il trainer, fate domande, vi sembra una persona almeno un pò risolta? Chiedete se va in supervisione…per quel che mi riguarda è un obbligo morale nella mia professione.

louise hay decidere per te5)Cerca di decidere per te? Molti trainer vengono da contesti in cui si “dirige” le persone e sono convinti di sapere cosa è meglio per voi. Alcuni poi sono convinti che fare counseling o coaching sia comandare o manipolare l’altro. Nessuno può e deve dirvi quale direzione prendere. Osservate cosa vi propone: ha lui le risposte alle vostre domande? vi dice cosa dovete fare? vuole convincervi che una cosa è meglio per voi invece di un’altra? Scappate a gambe levate! Che lo faccia con la manipolazione o con un tono autoritario siete incappati in quello sbagliato. Un buon trainer fa in modo che emerga in voi la consapevolezza di cosa è meglio e vi sostiene dolcemente verso l’obbiettivo fornendovi gli strumenti ed aiutandovi a sviluppare le competenze. Un buon trainer non sa cos’è giusto per voi e lo ammette; sa che da qualche parte dentro di voi avete la risposta.

6)Da dove viene? Pensi che una persona che viene da una famiglia di miliardari possa capire cosa vuol dire non aver avuto i soldi per studiare? O avere i creditori alle costole? Pensi che Miss Universo possa comprendere cosa vuol dire dover convivere con un aspetto poco piacevole?Pensi di no?  Beh ricrediti possono capirlo perfettamente! 😀 Però fai i conti con le tue proiezioni. Se pensi che non vada bene per te probabilmente non te lo farai andare bene, se non hai risolto il tuo conflitto con quel tipo di persona non accetterai consigli, al contrario se ne hai una visione eccessivamente positiva rischi di idolatrarla.

7)E’ empatico?Mi capisce o mi fa sentire frustrato? L’empatia è una dote che le persone hanno indipendentemente dalle loro origini, dal loro aspetto dalla loro condizione economica. Frasi come “Tutti possono farcela a diventare miliardario, se non ce la fai è perchè non vuoi” ha senso in certi contesti, ma va ben dosata perchè rischia di non tenere conto del tuo vissuto e di qual’è la tua condizione di partenza, se poi a dirtelo è il figlio del megamiliardario di turno….
“E’ facile essere magri !!!Se non riesci a metterti bene è perchè ti manca la forza di volontà” suona un pò impietoso detto da un modello che magari per costituzione è alto 198  mentre tu hai un corredo genetico che ti fa tendere alla rotondità.

Considera che a volte  l’empatia non basta  a coprire il gap di competenze di non aver mai fatto quell’esperienza ne aver mai vissuto quella situazione, c’e’ comprensione delle emozioni ma non della situazione reale e delle strategie..o viceversa. Molte delle competenze si sviluppano con la necessità, se ti rendi conto che le tue difficoltà non sono comprese per via di questo gap sii sereno nel cambiare trainer, ringrazialo per tuto quello che fatto di buono!!

louise hay real8)E’ realistico? Quello che mi stanno offrendo è realistico? Ha senso dirmi che guarirò dal cancro in un pomeriggio? E che questa persona mi cambierà la vita?(Perchè lei si e tu no?). Parlerai con questa, quella o quell’altra entità in meno di tre minuti. Tutto il tuo passato ripulito in meno di sei secondi…. “Veramente sarò ricco in 24 ore anche se ora ho il conto in rosso?”.  Molto spesso i trainer, sopratutto quelli che vengono dal marketing, fanno a gara a chi la spara più grossa. Quando vedi qualche titolone miracolistico domandati: è realistico? Quello che imparerò in questo corso mi aiuta ad affrontare i miei problemi reali? mi porta nel mondo della fantasia mentre i miei problemi quotidiani rimangono irrisolti? A chi do la responsabilità di cambiare la mia vita con questo corso?

9)E’ una setta o una psicosetta? In tutti i gruppi ci sono quelli più “entusiasti” e quelli più realistici ma è opportuno fare attenzione all’ambiente che si crea davanti al trainer. E’ un gruppo chiuso? Con degli accoliti supermotivati che “adorano” il trainer come una divinità e parlano male di altri? Si frequentano tutti tra loro e invitano a tagliare i ponti con tutti quelli che”non capiscono”? Parlano un linguaggio specifico che all’inizio solo loro capiscono?  Troppa gentilezza, amore incondizionato, complimenti e disponibilità in un gruppo nuovo fanno parte del “mail bombing” una tecnica per inglobare le persone nelle strutture settarie e non importa che si adori o meno una divinità, nelle psicosette ,per esempio, è tutto una questione “di testa” . Quindi quando trovate trainer, insegnanti o assistenti tutti “peace and love, nuvolette rosa ed unicorni, ci dobbiamo amare tutti, sei bellissimo/a, mangiamo solo in un certo modo, tutti con la maglietta di X e leggiamo i libri di X” fatevi MOLTE domande :-D.

louise hay prezzo10)Quanto costa???? ok siamo tutti daccordo che il sapere non ha valore, è inestimabile è preziosissimo e idem il benessere ma siamo sicuri che non esiste un etica anche in questo?E’davvero vero che più costa e più vale?Ci sono corsi da 500 euro a giornata!! formazioni da 2500 euro per 3 giorni, e magari si è in aula in 300 persone senza contatto diretto con i trainer…questi “segreti” del successo e del benessere valgono davvero cosi’ tanto? Siamo sicuri che per motivare le persone bisogna farle spendere tanto? Ho ricevuto tante critiche per aver fatto sessioni a persone indigenti in cambio di un’arancia -“no rovini il mercato, le persone poi non si impegnano, non dai valore a quello che insegni” mi dicevano..ma è solo una questione di mercato il nostro lavoro? io non credo proprio.

Spero, un pò scherzando e un pò no, di avervi dato degli strumenti per poter almeno selezionare in parte, nessuno ne abbia a male per quanto ho scritto, sono solo domandedi massima per aiutarvi a scegliere, come al solito non ho le risposte. 🙂
Il vostro cuore e il vostro cervello sono comunque il migliore discrimine quando dovete scegliere di lavorare su voi stessi.

Giancarlo Rabericati , insegnante louise hay dal 1998, counselor e trainer

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Cosa fare quando ci sentiamo confusi..

21 martedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Cambiamento, consapevolezza, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, Louise hay, louise hay italia

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affermazioni di louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, benessere, cambiamento, chiarezza, chiarezza mentale, confusione, crisi, decisioni, Louise Hay, louisehayitalia, meditazione, respiro

Sentirsi confusi per un momento o per un periodo più lungo è frequente. louise hay italia confusioneNon sappiamo cosa fare, che scelte compiere, magari siamo in un momento della nostra vita in cui non sappiamo come comportarci in merito al nostro futuro.

Ecco qualche “dritta” per cercare di “schiarirci le idee”!

1)Respira: Se sei preoccupato tendi ad andare in apnea , ma meno respiri meno ossigeni il cervello, e meno il cervello ha ossigeno di cui”cibarsi” e meno lucidamente pensa. Il respiro pieno e profondo è stato riconosciuto come uno strumento efficace anche per liberarsi dei pensieri “circolari” tanto che in alcune aziende americane si sta sperimentando la “stanza del respiro” dove un sistema di purificazione dell’aria permette di respirare aria estremamente pulita e ricca di ossigeno; Il fine è aiutare a nutrire il cervello e implementare originalità e problem solving. Quanto? Dieci profondi respiri sono già molto ok!

louise hay italia meditazione2)Medita:siediti in silenzio, togli ogni distrazione, lascia che i pensieri scorrano e poi domanda; “Che cosa ho bisogno di sapere? Che cosa ho bisogno di vedere per scegliere?” Lascia che le risposte emergano, anche se ti sembrano insensate e incoerenti lasciale emergere.

3)Fai brainstorming e una lista  “to do”: Prenditi un quaderno e incomincia a scrivere tutte le soluzioni possibili che ti vengono in mente, le buone idee, gli esempi inspiranti…..crea un “quaderno dell’ispirazione”, accosta a questo quaderno una lista di cose da fare per ogni giorno. Prenditi l’impegno di fare ogni giorno un piccolo passo per avvicinarti alla chierezza.

4)Fai ordine!: E’ difficile pensare lucidamente quando siamo in mezzo a caos. Spesso fare ordine (il TUO ordine) e pulire aiuta a schiarire le idee, a sentirsi più lucidi. Mentre puliamo una parte del nostro cervello continua ad elaborare strategie e soppesare possibilità ma senza l’interferenza del nostro giudizio cosciente, visto che siamo impegnati a pulire.louise hay italia ispirazione

4)Cerca ispirazione: Film inspiranti, libri, riviste..non c’e’ bisogno di scegliere mattoni filosofici, qualsiasi cosa può contenere la riposta che cerchi se VUOI trovarla. In un momento particolarmente caotico della mia vita “il meraviglioso mondo di Amelie Poulain ”  mi ha schiarito la mente con dei  feedbackche mai mi sarei aspettato da un film presentato come “leggero”. (Ah peraltro mi ha dato la spinta finale nello scegliere in quale città straniera lavorare.Ho scelto Parigi dove tengo sei seminari l’anno)

5)Parla con un amico. Domandagli “Tu cosa faresti se fossi in me?” nessuna risposta è un oracolo ma può aiutare a scoprire punti di vista inediti

6)Immagina. Immaginare è come provare ma non costa niente diceva il mio maestro ZEN. Quando sei confuso  prova ad immaginare soluzioni diverse, vedi come ti senti nella situazione A, B, C….e osserva come si muovono corpo ed emozioni. Stai sorridendo?Ti stai irrigidendo?louise hay italia viaggiare

7)Viaggia! Non c’e bisogno di fare un viaggio in India di sette anni, puoi ritrovare chiarezza anche solo con una gita a Pinerolo. E’ il muoversi che stimola la mente a fare altrettanto, cambiare paesaggio esteriore fa mutare il paesaggio interiore..e gli orizzonti.

8)Informati… più strumenti hai più puoi decidere consapevolmente. Prenditi il tempo per informarti sulle tue scelte possibili. Più dati hai più le immagini che la mente crea sono precise e con esse le scelte da fare,

9)Ama la “crisi” dalle il suo tempo. Ok sei confuso sei in crisi. E’ solo cambiamento, ogni tot succede di dover cambiare perpoter raggiungere uno stadio successivo e a volte  il paesaggio è molto confuso. Cerca di stare sereno e ripeterti che “ne verrà solo bene”

Quando mi sento confuso, mi siedo in silenzio e domando “Che cosa ho bisogno di sapere?”

So che qualsiasi scelta sarà quella giusta e me ne verrà solo bene

Giancarlo Rabericati insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 counselor e trainer

http://www.louisehayitalia.org                        corsilouisehay@gmail.com

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Come gestire i pettegolezzi.. e le valanghe!

17 venerdì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Benessere, Cambiamento, comunicazione, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, Louise hay, parole

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affermazioni louise hay, Ama te stesso, amici, ascolto, calunnia, chiacchiere, karma, Louise Hay, louisehayitalia, manipolazione, parole, pettegolezzo, pettegolo, serenità, silenzio

Il pettegolezzo è l’abitudine a parlare di terze persone non presenti, riportando indiscrezioni o comportamenti con un intento più o meno palesemente negativo.

Il pettegolezzo è un’ espressione di agressività passiva, louise hay pettegolezzoestremamente frequente, che produce molta negatività e inquina ambienti, persone, situazioni e relazioni. Eppure nella nostra società questo comportamento è estremamente incoraggiato al punto che sono nate riviste e programmi televisivi che si nutrono e si reggono proprio sul pettegolezzo.

Ormai è uso comune spettegolare, al punto che molte persone ne fanno un vanto. Si spettegola per noia, per abitudine, per mettere in cattiva luce gli altri, per guadagnare punti con l’interlocutore, per far fuori il concorrente in ambito professionale affettivo o sociale. Eppure questo tipo di comportamento produce una massa di negatività che prima o poi travolge sia la persona oggetto di chiacchiere, sia chi le riporta. Ciò che dai ti ritorna sempre,prima di riportare un pettegolezzo pensaci “vorresti che qualcuno lo facesse con te?”

Considera anche che cedere al pettegolezzo è un modo sottile per cedere il proprio potere. Molte persone usano il pettegolezzo o la falsa confidenza per manipolare gli altri ed usarli nei propri personali conflitti (e se ci crediamo scegliamo di farci manipolare)….. “sai quello mi ha fatto tanto male” e tu magari vai  a vendicare chi ti ha fatto questa “confidenza”.  Non farlo, stai fuori dal pettegolezzo e dal conflitto, non far girare la ruota del karma

Ecco alcuni modi per imparare a spegnere il pettegolezzo.

Louise Hay pettegolezzo1)Non farti coinvolgere: cerca di non prestare attenzione e non farti vincere dalla curiosità; Risposte neutre come “aha”, “capisco”, “succede”, “eh è la vita”, spegneranno un pò alla volta l’interesse del tuo interlocutore nel riportare le chiacchiere. Cerca di non offrire il tuo contributo, tieniti fuori dal karma del pettegolezzo.

2)STOP:Cambia argomento: Se ti rendi conto che stai entrando nel pettegolezzo cambia argomento, cerca di parlare di altro, di altre situazioni, di questioni di lavoro, del tempo. Appena ritornate sull’argomento cerca nuovamente di spostare l’attenzione su altro. Se il tuo interlocutore ti chiede se stai evitando l’argomento rispondigli serenamente di si (e magari fagli leggere questo articolo):-)

3)Consapevolizate(vi): Se stai facendo del pettegolezzo ricorda a te e all’interlocutore ciò che stai realmente facendo: “caspita, stiamo parlando proprio male di questa persona, chissa come si sentierebbe se potesse ascoltarci” oppure “beh, stiamo davvero parlando molto male di questa persona e non credo noi saremmo felici se toccasse a noi” oppure ancora” Pensa se tutti parlassero cosi’ male di questa persona, quanto gli renderemmo difficile la vita, se lo merita davvero?”

4)Non amplificare. Non aggiungere supposizioni, invenzioni, fantasie, se proprio non puoi farne a meno almeno attieniti ai fatti. Spesso  a furia di riportate un evento o un fatto oggettivo lo modifichiamo e lo facciamo diventare qualcosa di diverso: più grande, più tremendo. E’ normale nella natura umana fare fatica a distinguere tra l’immaginato e il reale. Le parole inoltre hanno un tratto di ambiguità che favorisce l’incomprensione.

5)Taci: non riportare il pettegolezzo, tienitelo per te. I pettegolezzi diventano più potenti e distruttivi quanto più vengono riportati, se nessuno li riporta dopo un pò si spengono. E’ un pò come far scendere una palla di neve lungo una montagna innevata, se un masso la ferma non succede nulla ma se continua a scendere man mano che la pallina rotola si ricopre di altra neve e diventa una gigantesca valanga che distrugge ogni cosa a valle..attenzione perchè a valle potresti esserci tu quando passerà o potrebbe travolgere persone e cose che ami.

6)Domandati: louise hay domande

E’ Vero?

E’ utile?

E’ motivante?

E’ necessario?

E’ gentile?

Prima di riportare qualsiasi tipo di pettegolezzo o informazione su terze persone fatti queste domande. Se la risposta è NO allora non riportarlo.

7)Non tradire: se qualcuno ti rivela un segreto non tradire la sua fiducia parlandone ad altri. Il tradimento è una ferita profonda che ci mette molto a guarire. Ed è una ferita che nessuno vuole sperimentre a sua volta. Se oggi tradisci la fiducia di qualcuno,qualcun altro farà lo stesso con te domani.

8)Non giudicare. Non sai niente della persona di cui stai parlando anche se la conosci da anni,; non sai cosa passa nella sua mente e nel suo cuore; ci sono particolari del suo passato che sicuramente non conosci. Quando riportiamo i fatti non conosciamo comunque le ragioni che hanno spinto gli altri a mettere in atto determinati comportamenti, le loro azioni non descrivono ciò che loro sono completamente. Certo magari si sono comportati male ma non sappiamo se hanno reagito o meno. Facciamo un esempio? un amico ci mostra il messaggino di una terza persona che lo aggredisce verbamente..noi sappiamo cosa si sono detti prima? abbiamo letto i mesaggi precedenti? sappiamo se magari quellapersona quel giornoa veva già subito troppo per potersi contenere? se magari è malata? se magari è stata licenziata? se magari è arrabbiata perchè qualcuno le ha fatto del male? no non lo sappiamo ma se decidiamo che quella persona è “semplicemente e completamente cattiva” sicuramente commettiamo un errore. Nessuno è le proprie azioni.

9)Decidi di smettere. La volontà è suprema! Se non sai come fare ma vuoi smettere, il sistema louise hay vita noiosatroverà il modo di farti acquisire questa abilità! Anche Louise Hay ammette che da giovane era una gran pettegola e che ha dovuto imparare a smettere. Se non hai nulla da dire quando non spettegoli, allora hai un problema molto più grande del pettegolezzo: la tua vita è noiosa! Smetti di perdere tempo a spettegolaree fai qualcosa per darle un significato prima che passi troppo tempo

10)Se il pettegolezzo riguarda te.... in questo sono un esperto. Quando decidi di seguire il tuo cuore, aderire a un sistema etico, non accettare compromessi, dire le cose che pensi realmente, distaccarti o pendere le distanze da comportamenti che non ritieni corretti sei spesso oggetto di molto parlare.( e ne parleremo nell’articolo su comeessere se stessi indipendentemente dalle aspettative altrui). Ricorda:
louise hay feliceA)Ignora. non stare a giustificarti, vendicarti, discutere infinitamente, farti condizionare dal pettegolezzo. Ciò a cui dai energia cresce, usa la tua energia per fare altro, meglio nutrirsi con affermazioni positive.
B)Sei amato, stai sereno. Se le persone ti amano continueranno a farlo nonostante qualsiasi pettegolezzo, se invece cambieranno idea su di te vuol dire che non aspettavano altro che l’occasione per farlo. Nel mio ambito professionale c’è molto pettegolezzo  e negli ultimi anni ancora di più: molti insegnanti e trainer parlano male di altri convinti di far carriera.Eppure io continuo ad avere un sacco di studenti e quelli che mi lasciano credendo ai pettegolezzi poi tornano sempre. Evidentemente il pettegolezzo non fa frutto.
C)Ridi!! Nulla spegne i pettegolezzi come essere felici. Anche il più incallito pettegolo perde la voglia di parlar male di te quando vede che resti sereno e felice nonostante abbia sollevato tanta polvere. Trasmuta questa energia negativa in qualcosa di buono!

Io oggi decido di usare le mie parole per costruire un mondo sicuro in cui tutti sono felici

Giancarlo Rabericati, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 , counselor e trainer.

Se questo articolo ti è piaciuto e desideri approfondire puoi chiedere informazioni sui prossimi corsi a corsilouisehay@gmail.com oppure sul nostro sito http://www.louisehayitalia.org.

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Il perdono in dieci piccoli passi..parte seconda

09 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Corso ufficiale Louise Hay, Crescita personale, perdono

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accettare, affermazioni di louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, cambiare, Louise Hay, louise hay italia, perdonare, perdono, rabbia

6)Fai uscire la rabbia. Ogni giorno dedica dieci minuti alla libera espressione della tua rabbia. Quando ci sentiamo traditi e feriti proviamo molta paura e la paura chiama la rabbia… Corri, prendi a pugli il cuscino,scrivi lettere piene di rabbia,immagina di esprimerla contro chi ti ha fatto del male…scaricala 🙂 man mano che la rabbia diminuisce incomincerai a aver maggiore voglia di lasciar andare.

louise hay italia riconciliazione7)Perdono non significa riconciliazione. Se il torto subito è stato molto grande o anche molto piccolo ma vissuto con intensità potresti aver bisogno di evitare chi ti ha fatto soffrire per un pò. sicuramente, una cosa da evitare è cercare la riconciliazione a tutti i costi mettendo”sotto il tappeto” quello che èsuccesso e tutta il dolore. Il perdono non è una garanzia di riconciliazione. A volte le cose finiscono, a volte anche se smettiamo di pensare a quanto e successo, anche se non ci arrabbiamo più al ricordo del torto subito la fiducia in quella persona è irrimediabilmente persa. Evitiamo di tenere relazioni non autentiche.

8)Perdonare non è dimenticare: molte persone hanno paura di perdonare perchè temono che lasciando andare la rabbia e ritrovando la pace dimenticheranno il torto subito e ricadranno negli stessi errori, nelle stesse dinamiche e magari con le stesse persone. Perdonare non significa dimenticare, significa smettere di soffrire per quello che si ricorda, smettere di ripensarci ogni ora, minuto, secondo. Alcontrario facciamo tesoro di quanto imparato dall’esperienza, raccogliamone la morale e teniamola con noi come un bene prezioso per non sbagliare di nuovo.

9)Perdona te stesso. Spesso dobbiamo ammettere che in una percentuale anche minima anche noi abbiamo permesso che ci venisse fatto un torto. Perdoniamoci,spesso ci concentriamo nel rancore verso gli altri proprio per non vedere i nostri errori. Forse siamo stati ingenui, forse non abbiamo voluto vedere,forse non abbiamo avuto forza e coraggio per opporci e dire no….non ha importanza, non ci è di nessuna utilità continuare a perseguitarci per aver sbagliato. Perdoniamo noi stessi mentre impariamo a vivere la vita.

10)Lascia stare come, incomincia ora! spesso le persone trovano scuse per non perdonare: non so come si fa, louise hay italia perdonoperdonerò dopo che…, quando lui/lei si scuserà, quando avrà capito, quando avrò capito. Non importa se non hai capito come mai hai vissuto questa esperienza, non importa se non sai come perdonare (nessuno lo sa veramente, il perdono incomincia quando decidi di voler perdonare). Decidi di perdonare oggi, decidi di essere felice , decidi di lasciar andare il passato.

Afferma: anche se ancora non so come fare, sono disposto a perdonare

Giancarlo Rabericati,insegnante ufficiale louise Hay dal 1998  counselor, trainer.

Se questo articolo ti è piaciuto e desideri approfondire il metodo Louise Hay o seguire un percorso di crescta personale perchè non partecipare a  un corso? Il prossimo corso , dedicato all’abbondanza, sarà a Milano il 26 aprile, per iscrizioni e info: corsilouisehay@gmail.com. Altrimenti Tieni d’occhio le prossime date su www.louisehayitalia.org e su https://www.facebook.com/CorsiLouiseHay

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Il perdono in 10 piccoli passi…(e due articoli :-)

08 mercoledì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, Cambiamento, Crescita personale, lasciar andare, Louise hay, louise hay italia, pensiero positivo, perdono

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louise hay italia perdonoIl perdono è sempre un tema scottante e frainteso anche nella filosofia di Louise Hay. Quando faccio corsi o sedute spesso vedo le persone irrigidirsi anche di fronte alla sola parola “perdono”. Molti di noi sono stati educati a un idea di perdono poco realistica: alcuni  lo vivono come un gesto di debolezza, altri pensano che non perdonare sia un buon modo per manipolare le persone, altri ancora lo vivono come un “gesto di bontà verso l’altro” che ci rende superiori.
In realtà il perdono è un processo lento e a volte impegnativo che richiede molta onestà con se stessi, la capacità di accettare l’ineluttabile e la voglia di essere di nuovo felici e liberi, paradossalmente, è qualcosa di molto più egoistico di quanto si pensi.

Il risentimento e la rabbia prolungata producono:

  • Incapacità di godersi il presente
  • Difficoltà nello stabilire relazioni serene e franche
  • Ansia e preoccupazione continui
  • Paura e rabbia
  • Tensione fisica ed emotiva continua, stanchezza, mancanza di concentrazione, pressione alta, difficoltà digestive
  • Senso di oppressione e di essere intrappolati
  • Indebolimento del sistema immunitario

Il perdono produce:

  • louise hay italia perdonoRelazioni più sane e serene
  • Senso di pace e centratura
  • Rilassamento di corpo ed emozioni
  • Miglior vitalità  miglior sonno, diminuzione di stress e somatizzazioni relative
  • Sistema immunitario più efficiente
  • Maggiore autostima
  • Minor stress e minore ansia
  • Pressione sanguigna più bassa e miglior funzionamento del cuore

Come fare a perdonare? 10 piccoli passi…

1)Perdonare non è: giustificare, cancellare, scontare, dire “hai fatto bene”, comprendere o spiegarsi il perchè l’altro ha fatto quello che ha fatto. Le scorrettezze, l’errore, restano, semplicemente scegliamo di farli diventare passato invece di continuare a rimuginarli tenendoli nel tempo presente e intossicandoci in attesa di una vendetta. Prima di tutto sii ben certo di aver compreso questo assunto.

2)Aspetta. non avere troppa fretta di perdonare. Il perdono autentico richiede consapevolezza, superamento delle emozioni, e TEMPO. Cercare di perdonare prima di aver maturato la giusta consapevolezza rende gratuitamente stressati e frustrati. Non abbiamo di certo alcun interesse Quando sarai pronto il perdono semplicemente affiorerà alle tue labbra e al tuo cuore,

3)Confrontati con il dolore: tradimenti, sofferenza, sfiducia, tristezza, paura, rabbia…sono emozioni, sono naturali quando subiamo un torto. Riconoscile,riconosci di provarle, permettiti di provare queste emozioni ed esprimerle, lasciale uscire nel modo più sano possibile. Prima di poter chiudere la ferita emotiva devi pulirla.

4)Rispetta i tuoi tempi. Sii gentile con te stesso mentre impari a perdonare, non esiste una procedura univoca per farlo. Ognuno e ogni situazione ha i suoi tempi ed i suoi modi. Se ti arrabbi con te stesso perchè non riesci a perdonare crei solo più confusione. Accetta di non essere ancora pronto e amati per questo, ama la persona dentro di te che ancora soffre, ama la parte di te che sta imparando, amati ANCHE quando ancora non riesci a perdonare; è il modo migliore per guarire.

5)Cerca di stare nel presente, il passato non esiste più. Il rancore si alimenta e si autoalimenta attraverso lalouise Hay italia, tempo presente ripetizione: continuare a pensarci e ripensarci, a provare la medesima rabbia, non aiuta. Un pò alla volta queste emozioni tossiche intossicano la vita quotidiana e ci portano lontani dal presente, impedendoci di goderlo. Fai un patto con te stesso: concediti tot minuti al giorno per rimanere nel rancore poi cambia pensieri, distraiti, pensa ad altro. Progressivamente diminuisci il tempo dedicato al rimuginio

Il perdono è come un fiore, sboccia quando è il suo tempo ma per sbocciare deve aver ricevuto nutrimento e cure. (Giancarlo)

Vuoi conoscere i prossimi passi per aprirti al perdono? resta con noi,domani la seconda parte dell’articolo sarà online:-)

Giancarlo, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998 , counselor, trainer.

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Coltivare lo spirito di abbondanza, 10 piccole cose da poter fare da subito.

02 giovedì Apr 2015

Posted by Louise Hay Italia.org in 10 punti, abbondanza, Cambiamento, Corso ufficiale Louise Hay, denaro, Louise hay, pensiero positivo

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abbondanza, affermazioni di louise hay, Ama te stesso, Ama te stesso Puoi guarire la tua vita, autostima, cambiamento, denaro, Louise Hay, louisehayitalia, meritevolezza, merito, napoleon hill, pensiero positivo, prosperità

 Louise Hay italia ProsperitàSi sente parlare spesso dell’abbondanza e dei mille modi di ottenerla:  immaginare, pensare, dichiarare, fare,meditare ed esistono decine di modi per entrare in contatto con l’abbondanza. Oggi mi piacerebbe offrire qualche nuovo punto di vista o ricordarvene qualcuno che certo conoscete già

1)Osserva i tuoi pensieri, sono pensieri di scarsità? I pensieri di scarsità sono il seme della paura e dell’ansia; più pensiamo che non ce ne sia abbastanza per noi, più siamo ansiosi, preoccupati, inclini a commettere errori e a sentirci esausti; Spesso finiamo per essere senza energia o peggio senza speranza. Abbiamo bisogno di energia per cambiare!

2)Respira! Quando un pensiero di scarsità ti invade e ti accorgi che stai irrigidendoti, immaginando il peggio, vedendoti già sul lastrico, ricordati di fare un respiro ..o anche due. Il corpo si rilasserà e il flusso del pensiero verrà interrotto. Più interrompi il flusso del pensiero più il pensiero si depotenzia

3)Focalizzati su quello che vuoi, non sulla mancanza. Se ti focalizzi su ciò che non hai incomincerai a deprimerti, a sentirti sfortunato ed infelice e questo non è certo lo stato d’animo adatto per  realizzare grandi cose:-) Ad un colloquio verrà assunto più facilmente un candidato sorridente e motivato (anche se un pò nervoso) o uno triste e depresso?

4)Esprimi gratitudine per tutto quello che hai, grande o piccolo; Quando qualcosa va bene dì semplicemente: “Grazie” a te stesso e al processo che ha creato ciò che stai ottendendo. Puoi ringraziare per la casa che hai, per gli amici, per i momenti di solitudine, per le idee, per un tramonto. Allenati a stare nell’energia costruittiva della gratitudine. Bastano pochi minuti tutti i giorni per cambiare radicalmente il tuo stato d’animo e le tue emozioni.

5)Sii ordinato ed organizzato. E’ difficile avere la sensazione che la nostra vita sia sotto controllo e che noi si sia prosperi quando non si riesce nemmeno a trovare  un file nel pc o una penna sulla scrivania. Come possiamo pensare di essere riconosciuti nel nostro valore  quando la nostra casa è sporca e trasandata e in disordine, quando la nostra persona è poco curata ? trattiamoci come una persona di valore, abituiamoci a essere trattati cosi’. Quando non organizziamo la nostra vita ed i nostri impegni la sensazione di confusione aumenta. Raggiungere risultati richiede disciplina mentale ed emotiva, manifestiamola anche intorno a noi.

6)Smettila di nutrirti di notizie terrificanti. Dacci un taglio con i notiziari terrorizzanti, i programmi che parlano solo di guai, problemi e crisi. Non sto dicendo di non essere informati ma di non saturarsi di paure. Un conto è essere al corrente che c’è una recessione in atto, un’altro conto è passare parecchie ore della giornata davanti a programmi che descrivono con morbosa attenzione al particolare come la vita di alcune persone è andata distrutta, come sono falliti, come sono stati vittime di ingiustizie, come i giovani non abbiano futuro e le cose non possano essere cambiate. Ogni volta che ci nutriamo di quel tipo di informazioni la nostra paura cresce, pensiamo: “accidenti il prossimo sarò io…ed allora come farò?” e ci disperiamo per qualcosa che NON ci è successo.

7)Smettila di lamentarti!! Si lo so è difficile a volte resistere alla tentazione e certamente non possiamo ostentare risposte positive palesemente false, però possiamo evitare di indulgere in lamentazioni. Spesso incontro persone che alla domanda “come va?”, aprono le cataratte del proprio sconforto parlando per ore ed ore di problemi reali o ipotetici, deprimendosi e deprimendo i propri interlocutori. Potete dire che le cose non vanno benissimo, certo, ma attenzione a non indulgere nella lamentazione.

8)Condividi. Ciò che dai ti ritorna, condividi con gli altri apprezzamento e Louise Hay italia Abbondanza sostegno, se puoi essere d’aiuto fallo, se hai un euro in più in tasca offri un caffè a un amico, condividi. Dai agli altri quello che vorresti venisse dato a te! Nulla rende ricchi dentro quanto la gioia di poter condividere con altri ed è difficile sentirsi poveri quando si sta dando qualcosa a qualcuno.

9)Esci dalla meccanica competitiva ed entra in quella vincente. La vita non è un campo di battaglia, possiamo vincere tutti senza che a nessuno sia tolto nulla, quindi non invidiare le persone che ottengono dei risultati; non li stanno togliendo a te. Se stai lavorando per ottenre qualcosa vedi se puoi far si cha anche altri ne beneficino. Quando ti confronti con un interlocutore per una trattativa osserva se esiste una via che vi faccia vincere entrambi.

10)Sostieniti! Le vecchie abitudini sono spesso resistenti, ricorda a te stesso il tuo nuovo percorso: appendi quadri ispiranti per casa, post it con affermazioni, metti nel portafoglio un bigliettino cosi’ ogni volta che lo aprirai leggerai l’affermazione, usa come segnalibro per l’agenda o per il libro che leggi un’affermazione positiva sull’abbondanza…insomma mantieni vivo il focus sul cambiamento.

E più di ogni altra cosa ABBI PAZIENZA! le strutture mentali richiedono tempo per cambiare e vanno coltivate come le piante di un orto…non danno i frutti immediatamente:devi pulirle, innaffiarle, concimarle, proteggerle dalla grandine…

Sii paziente con te stesso mentre cambi….

Buon lavoro! 😀

Giancarlo Rabericati, insegnante ufficiale Louise Hay dal 1998.

Sei interessato a fare un lavoro approfondito sull’abbondanza e sullo spirito di abbondanza e prosperità? Puoi partecipare al nostro prossimo corso ufficiale su meritevolezza ed abbondanza Il 26 Aprile a Milano. Più informazioni su http://www.louisehayitalia.org oppure via mail a corsilouisehay@gmail.com. Ti aspettiamo!

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